di Luigi Bisogno
Un altro anno è volato via ed un’altra stagione sta per incominciare. In questo ultimo periodo il mio impegno civico è aumentato notevolmente, trovando tanti nuovi spunti, tanta nuova energia e tante idee per accrescere il desiderio di migliorare il bel Paese. Spero di apparire sempre molto umile, nonostante il coraggio di scrivere queste parole non mi manchi. Ciò che mi muove è la ricerca di una felicità collettiva, è la volontà di dire basta ad un sistema per lo più corrotto, è il desiderio di arrestare questa emorragia che dilaga nel nostro bel Paese.
In questi ultimi mesi, grazie all’ausilio di tanti amici, portiamo avanti, con grande impegno, l’idea di costituire il Coordinamento delle Associazioni Salernitane. L’idea nasce dalla constatazione della mancanza, nelle nostre zone, di spazi di aggregazione giovanile, di sensibilizzazione, partecipazione e di promozione sociale per le tante e diverse realtà, a volte anche nascoste, ma presenti ed attive nel territorio salernitano. È necessario un luogo dove giovani, associazioni e cittadini possano incontrarsi, confrontarsi, esprimere le proprie idee e le proprie riflessioni, discutere delle problematiche che viviamo quotidianamente. È giunto il momento di attivarsi in maniera seria e concreta, diventando, ognuno di noi, i primi protagonisti di un miglioramento all’interno della nostra città.
Diversi gruppi di cittadini testimoniano, con vera passione, una grande vicinanza alla propria terra, la nostra terra, accudendola col cuore, proprio come se fosse una figlia da salvaguardare. La voglia di cambiamento c’è ed è evidente. A volte mancano gli strumenti giusti, manca il coraggio di farsi avanti, manca l’audacia di pensare che un nuovo modello di comunità sia possibile.
A mio avviso, l’aspetto fondamentale e determinante per uscire da questa situazione di disagio, di precarietà e di enorme infelicità è la ricerca e la consapevolezza del nostro patrimonio più importante. Noi facciamo parte di quel Paese che per secoli ha guidato il mondo intero dando vita alla civiltà odierna; il ruolo che ebbe nella storia della conoscenza umana fu di grande rilevanza.
Prima di riflettere su come operare un cambiamento, è importante dare vigore a determinati aspetti: la cultura, l’arte, la nostra storia, le nostre origini e le nostre tradizioni. Spesso dimentichiamo che il nostro è il bel Paese, lo stesso che vanta il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
L’Italia si distingue per le sue tradizioni, le sue origini, l’arte, la musica, la scienza, la letteratura e tanti elementi che rendono la nostra cultura una delle più importanti nella storia dell’uomo. Ebbene si, la cultura è sapere, conoscenza, formazione intellettuale. La cultura è la risorsa più importante su cui dovremmo far leva per ricostruire il bel Paese. Ma per fare ciò, bisogna innanzitutto conoscere le ricchezze della nostra terra ed imparare a sfruttarne, in maniera corretta, le risorse per creare nuove opportunità sociali, culturali ed economiche.
Il mio è un grande invito ad incentivare una partecipazione attiva da parte di tutti. L’uomo va stimolato per diventare attore del proprio tempo e noi cittadini abbiamo il dovere civico di impegnarci, ognuno con le proprie possibilità, per crescere insieme alla nostra città e farla crescere, per alimentare il senso di comunità che spesso, nella società attuale, si perde. Insomma, la cittadinanza attiva è la partecipazione del cittadino alla vita civile del suo Paese, in cui egli può onorare i propri doveri, conoscere ed esigere i diritti propri e quelli altrui. La cittadinanza attiva trova la sua comune radice nel concetto di solidarietà posto alla base dell’articolo 2 della nostra Costituzione: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
Spero che ognuno di voi riesca a cogliere il reale significato di questo testo. Da ottobre ci saranno tante nuove iniziative e tanti buoni propositi da condividere con tutti voi. È giunto il momento di unire le forze, di collaborare e contribuire, tutti insieme, al miglioramento della società e della comunità tutta.
“Ricominciando da una rivoluzione culturale, un Paese migliore è possibile. Favorendo un atteggiamento solidale, una comunità migliore è possibile. Dando importanza a valori e principi, senza far a meno di un’etica e di una morale, un uomo migliore è possibile. Se desideriamo veramente un cambiamento, con amore e passione… allora il mio sogno è possibile”.