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Hai mai avuto un “chattamico” a distanza?

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Hai mai avuto un “chattamico” a distanza?

Effetti collaterali di Facebook: ce ne sono ormai a bizzeffe, e ognuno annovera una vasta gamma di “controindicazioni” delle quali è stato, involontariamente, la cavia.

Ma quest’ultimo fenomeno, se ben sfruttato, potrebbe essere considerato finalmente un lato positivo del famoso social network.

Non so se vi è già capitato (dopo molte delusioni, ricavate quotidianamente da incontri facebookiani assurdi e inconcludenti con gente “da evitare”) di ritrovarvi, un giorno, a chattare per caso con l‘amico di un amico, con la cugina di un cugino, con il collega di un conoscente che, stranamente, ascoltando i vostri sfoghi personali (e rispondendo a tono in un modo non superficiale) vi abbia fatto capire che era una persona di cui fidarsi, benché mai vista o conosciuta. Una persona che, insomma, la pensasse quasi come voi (e che non fosse un maniaco o roba simile).

Occhio a non farti "inglobare" da account Facebook poco trasparenti!

Una situazione del genere è capitata a diverse persone che conosco, ma, probabilmente, anche ad alcuni altri (fortunati) ragazzi. Non è facile aprirsi ad una conoscenza puramente virtuale, dopo aver visto e sentito di tutto. All’inizio sei un po’ sulle tue, provi a sondare il terreno (intellettuale) che hai di fronte, indaghi sul profilo di questo chattamico che, paradossalmente, può trovarsi anche in Francia o a Pordenone, ma ha i tuoi stessi problemi e forma mentis. Un ascoltatore e consigliere che pian piano si apre alle tue confidenze come tu ti apri alle sue. E il bello è proprio che queste conoscenze non hanno alcun fine sentimentale o lavorativo o speculativo: sono semplicemente persone che ti ascoltano, ti dicono frasi sensate e ti rivelano le loro miserie quotidiane; e poi basta, finisce lì.

Il “chattamico a distanza” non approfitterà mai della tua conoscenza, anche perché non appartiene al tuo mondo, ambiente, giro di conoscenze; ti offre un punto di vista che aiuta, pur muovendosi come un’ombra virtuale (ma disinteressata e comprensiva).

Non tutti possono avere un vero e proprio chattamico, a causa di tre motivazioni:

1) Tu per primo sei una persona superficiale e non vuoi scambi d’idee, ma amicizie d’interesse;

2) Cerchi una persona con un cervello funzionante in mezzo alle miriadi di esibizionisti da social network, ma non la trovi;

3) Fai fatica a fidarti di una conoscenza virtuale, perché anche se non potrà mai agire concretamente contro di te, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.

Chiacchierare in chat è bello, se sai capire chi merita fiducia.

Dunque, trovare una persona (contatto, account, profilo) che possieda la tua stessa lunghezza d’onda è quasi impossibile. Il mio consiglio? Astenetevi dal cercarla, perché rischiereste di cadere in trappole astute e sottili. Se vi capiterà di conoscerla, questo avverrà per puro caso: “Ciao, ho visto che anche tu hai messo il like alla foto di Petrarca pubblicata da mio cugino, credevo che ormai solo gli alieni lo apprezzassero!”. Occhio però agli pseudo-intellettualoidi da salotto, che ostentano una cultura che non hanno. Per evitare brutte sorprese, controlla sempre che la persona (o personaggio) in questione non pubblichi post con contenuti offensivi, razziali o espliciti: il modo in cui parla e ciò che pubblica è il riflesso di ciò che è. Se è in buona fede, non avrà bisogno di fare il gradasso sguaiato nemmeno per la vittoria della sua squadra del cuore.

Alcune mie amiche, che hanno trovato un chattamico come si deve diversi anni fa,  mantengono i contatti ancora adesso come se si trattasse di un fratello o una sorella, ma non l’hanno mai conosciuto di persona, solo qualche impressione ed esperienze condivise via chat. Ed è bello sapere che, se parlerai loro del tuo fidanzato, questi amici del web non ti chiederanno mai di raccontare tutto nei minimi dettagli fingendosi ciò che non sono, ma proveranno a darti consigli su come andare sempre più d’accordo con la tua dolce metà.

Impossibile? Beh, a volte anche Facebook, se bene usato, può comportarsi persino in modo civile.

Fonte delle immagini: links web