La Guida Blu, che ogni anno promuove le bellezze naturali con una commissione composta da Touring Club e Legambiente, porta Camerota dal posto 427 al 38°. Ciro Troccoli, assessore con delega all’ambiente, dichiara il segreto di questo successo: “La politica ambientale ha dato la possibilità di portare il comune di Camerota alla seconda posizione a livello regionale, dopo Pollica“
Nel mese in cui sta per uscire dalla scena nazionale Cala Bianca, la spiaggia più bella d’Italia 2013, Ciro Troccoli ripercorre alcune tappe importanti che hanno favorito questo nuovo ed importante risultato per uno dei comuni più pregiati, ma troppo trascurato negli anni, che vede il passaggio, o meglio un volo, alla 38° posizione nella Guida Blu 2014. Quattro vele, ognuna della quale indica una motivazione: una per lo stato di conservazione del territorio e del paesaggio, la seconda per la qualità di accoglienza e la sostenibilità turistica, una terza per la presenza di luoghi di interesse storico-artistico e culturale, l’ultima invece per la pulizia del mare.
In effetti, dietro ogni bandiera riconosciuta, c’è un lungo e competente lavoro da parte dell’attuale amministrazione, ma soprattutto nel giovane ed entusiasta Ciro Troccoli che, con uno sguardo nuovo e maturo, sta riuscendo a riqualificare e valorizzare il territorio e l’ambiente del comune di Camerota. Diverse sono state infatti le iniziative che stanno plasmando, nel tempo, una consapevolezza maggiore e più civilizzata delle nostre risorse: il mare, la natura, il cibo, la storia, i monumenti, le tradizioni. Il sud, in fondo, non è altro che l’enfatizzazione di tutti questi elementi appena citati, enfasi intesa come volontà di mettere in evidenza.
E’ stato un anno impegnativo dunque, ma che ha portato a questi risultati:
1) Aumento della raccolta differenziata dal 40% fino al 60%, rimanendo da oltre un anno sulla media del 50%;
2) L’importante progetto “Camerota libera dall’amianto”, che prevede il monitoraggio e il censimento di aree pubbliche e private. Questo progetto ha portato alla collaborazione tra Camerota e comuni come Vallo della Lucania, Centola e Vibonati, aderendo insieme a “Cilento, parco libero dall’amianto”;
3) Sono stati acquistati nuovi camion per la raccolta differenziata, attivati i servizi come l’eco-dog, come i posacenere, seguiti da una compagna di sensibilizzazione;
4) Le collaborazione con le scuole, coinvolgendo i ragazzi per renderli protagonisti principali nella tutela dell’ambiente;
5) Infine, il “progetto di riduzione”, che si sta per avviare, il quale prevede la”Casa dell’acqua”, riducendo la produzione di plastica. Questo favorisce l’eliminazione graduale dell’eccessivo uso di materiali composti e che prevedono un lungo lavoro di riciclaggio, rispettando così anche l’ambiente. Il progetto prevede anche la “compostiera”, che trasforma l’umido in sostanza che può essere smaltita nel terreno.
L’ambiente deve essere la cartolina da visita, il punto d’incontro tra il turismo e lo sviluppo economico, perché le politiche ambientali devono essere strettamente connesse con il turismo, come sostiene il sindaco Antonio Romano.
Ciro Troccoli è orgoglioso, ma non si sente arrivato. Dichiara infatti:”Camerota risulta anche quest’anno tra le migliori località d’Italia, ma non è un fattore del tutto scontato, perché ha richiesto e continua a chiedere lavoro e continui sforzi. Questa posizione che ricopre Camerota è il risultato di un grande sforzo quotidiano, ma è anche il risultato di una rinnovata cultura e rinnovata sensibilità che la comunità ha maturato nei confronti delle politiche ambientali” e aggiunge, rivolgendosi agli operatori turistici: “Io lo so che ci sono tante cose da fare, che ci sono tante cose da migliorare, ma vorrei che insieme all’amministrazione e a chi si occupa di turismo, ci fosse un rinnovato entusiasmo, non soltanto un piangersi addosso o una critica fine a se stessa, ma che sia partecipazione attiva alle nostre iniziative“.
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Comincia così a delinearsi una fase nuova per il comune di Camerota, in cui i fatti devono diventare il motore del cambiamento, non più solo parole. Vivere il sociale, confrontarsi con la realtà del luogo, legarsi alle risorse, scoprire sempre percorsi nuovi per trasformare la grande stasi del Cilento in un cammino verso la crescita, che sia però fondata sulla piena consapevolezza delle potenzialità del territorio e nel rispetto dell’ambiente. Quando si rispetta l’ambiente si trasmette l’amore per la comunità, che vive in maniera profonda il legame con un territorio basato sulla pesca, e quindi sul mare, e sui frutti donati dalla Natura. Pesca e agricoltura sono le fondamenta della società cilentana.
Un altro importante traguardo è il finanziamento ottenuto per il depuratore, che a breve porterà all’inizio dei lavori.
Perché la politica è responsabilità, capacità e coraggio di pretendere l’adempimento delle priorità, ridurre le parole e rimboccarsi le maniche, come Ciro Troccoli e l’amministrazione di Camerota, stanno facendo.