La Guardia di Finanza di Salerno grazie al lavoro del G.I.C.O. (Gruppo di Investigazioni Sulla Criminalità Organizzata) ha eseguito il sequestro di terreni, complessi aziendali e conti correnti intestati e/o riconducibili a Fedone Domenico di Albanella (SA).
La misura ablativa del patrimonio illecitamente accumulato è stata disposta dal Tribunale di Salerno, su proposta della locale Procura della Repubblica – Ufficio Misure di Prevenzione, nell’ambito del procedimento di prevenzione antimafia instaurato a carico del menzionato Fedone Domenico, al quale è stata contestata la pericolosità sociale derivante dalla sua pregressa attività criminale nel settore dello spaccio delle sostanze stupefacenti e in altre vicende giudiziarie che lo hanno visto protagonista.
Infatti, Fedone è stato condannato nel 2011 dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Salerno alla pena di anni sei di reclusione ed euro 40.000,00 di multa. Condanna, poi, in parte riformata quest’anno dalla Corte di Appello di Salerno, che ha ridotto la pena ad anni quattro e mesi due di reclusione ed euro 20.000,00 di multa.
Importanti, inoltre, sono state le dichiarazioni convergenti di vari collaboratori di giustizia che hanno consentito all’A.G. di tracciare il profilo criminale del Fedone in modo ben più ampio che dalla singola condanna ne potesse derivare.
Il Tribunale di Salerno ha disposto il sequestro del patrimonio detenuto da Fedone Domenico e dal proprio nucleo familiare, poiché ritenuto frutto del reinvestimento/reimpiego delle provviste illecite accumulate nel tempo. Le meticolose indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno evidenziato la disponibilità di beni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, per lo più inesistenti.
Con i proventi delle attività criminali nel corso del tempo il Fedone è riuscito a creare due importanti aziende di allevamento di circa 330 capi di bufale nel comune di Albanella.
Nello specifico, sono stati confiscati: 5 appezzamenti di terreno; 2 aziende di allevamento di bufale, il tutto per un valore complessivo di 3 milioni di euro. E’ stato disposto, infine, il sequestro dei saldi giacenti su 7 rapporti di conto corrente il cui ammontare è in corso di quantificazione.