Inaugurato il sito preistorico di Grotta della Cala a Marina di Camerota, luogo primitivo che ha coinvolto istituzioni e popolazione. GUARDA LE INTERVISTE
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Chiusa da anni, la Grotta della Cala è stata sotto i riflettori anche di Alberto Angela, impegnato, in passato come oggi, nella ricostruzione archeologica della civiltà occidentale, scoprendo spesso importanti manifestazione dell’uomo primitivo in Campania e in Cilento.
Inaugurata insieme alla madrina dell’evento l’attrice Valentina Corti, con l’attività intensa del Comune di Camerota, dell’Istituzione La Perla del Cilento e del MUVIP, con la collaborazione professionale dell’Università di Siena, dell’UNESCO e del Geoparco Mondiale Unesco, riapre al pubblico per diventare cultura che fa rete con i laboratori didattici, diffondendo la moderna visione di arte e cultura, che si fonda sull’interdisciplinarità, sulla dialettica, sulla condivisione intesa come momento di approccio conoscitivo.
Guidati dal Direttore dei Lavori, Biagina Pizzolante, la Grotta della Cala si esplora nella sua primitiva conformazione dell’uomo, capace di adeguarsi alla natura e di trarne giovamento. La Grotta presenta diversi livelli, divisi in base alla temperature del clima e, di conseguenza, in base anche allo sviluppo delle abilità umane in relazione con la ricchezza e con le risorse insite nel suolo, nel mare e nelle rocce, dimora costante delle civiltà originarie.
La Grotta della Cala racchiude le tappe fondamentali dell’attività quotidiana: dalla caccia alla pesca, in cui sono incluse la lavorazione degli strumenti, la filatura della lana, la cucina antichissima quanto l’uomo a base di cereali e pesce. Un percorso che partirà dal MUVIP (museo virtuale del Paleolitico diretto da Rosanna Mazzeo) per toccare con mano la realtà della Grotta, percorrerla ed esplorarla: un luogo patrimonio dell’Unesco che si dilata alla continua ricerca, non esaurita in quest’inaugurazione, per essere un museo aperto, in continua evoluzione storico-culturale.
Le epoche riscontrare sono: il musteriano, l’uluzziano, il gravettiano-epigravettiano, mesolitico e infine, l’età del rame. Nella Grotta della Cala, non solo sono fruiti i “luoghi” simbolo della vita primitiva, ma ci troviamo la ricostruzione di un uomo legato all’età della pietra scheggiata, così come degli utensili che gli erano più cari, descrivendolo come adeguato alla caccia e alla pesca, conquistatore della natura dirompente, ma ricca, in prossimità del mare, molto più distante in epoca preistorica.
Interessante, che rientra nella dimensione dell’interattività, la possibilità di scaricare un’applicazione attraverso un codice presente nella zona didattica, che racconta il percorso storico-evolutivo della società preistorica presente a Camerota.
Profonda circa 100 metri, scoperta nel 1954 dall’Università di Napoli Federico II, e dato inizio agli scavi nel 1960, quando viene ritrovato un frammento di osso umano, di mandibole e di altre parti del corpo umano dell’età paleolitica: è la Grotta in cui avviene il trapasso tra l’uomo di Neanderthal e l’uomo Sapiens. Ora, dal viaggio virtuale nato nel progetto del MUVIP, si passa alla realtà della grotta, fruibile e ulteriore stimolo ai “turismi”.
Alla presenza di Tommaso Pellegrino (Presidente PNCVDA), Angelo De Vita (Direttore del PNCVDA), Aniello Aloia (Geologo PNCVDA Coordinatore Nazionale Geoparchi Italiani UNESCO, Josep M. Prats Santaflorentina (Ispettore CETS), Corrado Teofili (Responsabile Biodiversità e Conservazione di Federparchi) e Raffaele Esposito (Presidente della Perla del Cilento), s’inaugura, dunque, il viaggio nel Cilento tra Mare e Monti, dal Paleolitico al Medioevo.
Riprese a cura di Gioacchino Cavaliere – Licusati Nel Mondo Web Tv
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