”Nell’Italia repubblicana esiste un reato che richiama l’assolutismo monarchico e la figura di Luigi XIV: il vilipendio del presidente della Repubblica”. Comincia così il duro commento di Beppe Grillo a seguito dell’iscrizione nel registro degli indagati da parte della procura di Nocera Inferiore, di 22 persone per aver offeso il Presidente della Repubblica sul blog. Il comico genovese attacca il suddetto articolo bollandolo come tipico dell’era fascista ”nel ventennio si tutelava dal delitto di lesa maestà la figura del re e di Mussolini” e lamentando che il termine stesso ”vilipendio” possa intendere qualunque opinione, giudizio, valutazione. Il comico genovese invita così Napolitano a chiedere l’abolizione dell’articolo 278 sconosciuto nella maggior parte delle democrazie occidentali e conclude il post comunicando agli utenti l’impossibilità di inserire commenti aggiungendo che con leggi del genere, questa potrebbe diventare la regola per tutta la Rete in Italia.