Gregucci dopo la sconfitta con il Cosenza: “Devono alzare la testa, andare a combattere e mettercela tutta a Pescara”
È un Gregucci scuro in volto quello che si presenta in sala stampa dopo l’ennesima debacle interna, mai come stavolta amarissima.
Dopo un primo annuncio di totale silenzio stampa, il tecnico granata si è imposto per presentarsi davanti alle telecamere e commentare la sconfitta per 2-1 con un Cosenza già salvo e senza alcuna pretesa: sconfitta che proietta la Salernitana a un passo dai play-out.
“Mi rendo conto del grande scoramento che tutto l’ambiente sta vivendo – esordisce Gregucci – ma c’è una possibilità ancora, una speranza a cui aggrapparsi e combattere”.
Una speranza che risponde al nome di Pescara, nell’ultima, difficile, trasferta di campionato che i granata dovranno affrontare per scongiurare una retrocessione che nell’anno del centenario avrebbe del tragico.
“I ragazzi hanno combattuto e dal punto di vista dell’impegno hanno dato tutto, – continua il tecnico, anche espulso nei minuti finali – ma non riusciamo a essere fluidi nel gioco. Ho cercato di dare una spinta con il trequartista e le due punte ma la testa influenza le gambe e le cose non girano come dovrebbero”.
“Aggrapparsi fino in fondo alla speranza” ripete Gregucci quasi a convincere più sé stesso che nemmeno i giornalisti in sala; e alla provocazione della stampa, “se davvero la squadra sa che stiamo retrocedendo”, il mister risponde: “Lo sa, lo sa: siamo in difficoltà ed il tabellino è misero, è vero. Ma i ragazzi devono rialzare la testa, andare a combattere e non arrendersi; cercheremo di mettercela tutta a Pescara”.
E sulle possibili promesse non rispettate di Lotito a gennaio, Gregucci chiude: “Giochiamoci ancora una partita, il resto si vedrà a fine anno”.