Evento di rilevante importanza per la musica in Campania: Il Rolling Rock di Terzigno (NA) ospiterà Pino Scotto.
Attivo fin dagli ultimi anni del ’70, Pino è l’emblema del rock italiano, colui che nell’epoca della tecno-pop portava avanti gli ideali del Rock And Roll. Lo ricordiamo come il leader di band famose nell’underground italiano, come i Vanadium, Pulsar e I Five Trails. Durante la sua vasta carriera ha lavorato anche come giornalista a RockTV, diventando famoso per le sue ingiurie al sistema musicale, alla politica, al mainstreem e alla società. Con le sue perle di saggezza ha indirizzato tanti giovani all’ascolto del genere e si è creato una notevole fama tra gli appassionati di musica. Per quanto riguarda l’attività musicale, da poco più di due anni, è tornato nel mondo della musica, pubblicando due CD da solista, settimo della sua carriera lontano dalle band. L’abbiamo visto in collaborazione con Caparezza e Modena City Ramblers.
L’idea di portare Pino nelle nostre zone è partita da un gruppo di ragazzi del salernitano, appassionati di musica e che stanno cercando di fondare una realtà musicale: The Music Temple. Questo gruppo, nato come forum online, sogna di diventare grande e vive con il desiderio di far rivivere e far crescere il sistema musicale nel sud Italia. È stata già creata una solida base di lavoro, con la nascita di progetti di buon successo, come un ciclo di serate, sempre al Rolling Rock e l’organizzazione di alcuni eventi a Sarno.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare i ragazzi per conoscerli meglio e, sopratutto, per domandare il segreto del loro successo.
Come nasce il Music Temple?
Il progetto nasce come forum su Facebook per gli amanti della musica. All’inizio ci chiamavamo Sons Of Rock, ma avevamo capito che questo nome ci limitava soltanto ad un genere di musica, per cui abbiamo deciso di cambiare nome e abbiamo accettato nel nostro ritrovo online tutti i generi musicali.
Come è cominciata la vostra avventura?
La voglia di poter continuare il progetto di crescita nacque dall’idea di perpetuare l’organizzazione della giornata dell’arte che da qualche anno non si celebra più a Sarno. La giornata dell’arte Sarnese è sempre stato un evento di rilievo che ha visto passare grandi artisti anche internazionali come Meganoidi, Tre Allegri Ragazzi Morti, Linea 77 e 99 Posse. Purtroppo per diversi problemi organizzativi non siamo riusciti a portare a termine il nostro scopo ma abbiamo fatto tanto altro.
C’è un organigramma specifico nel vostro gruppo?
Siamo cinque amministratori e ognuno si occupa di un ambito specifico. C’è chi si occupa del trasporto, chi dell’organizzazione e dei contatti, chi vede l’aspetto della comunicazione online, ma tutto sommato siamo un gruppo che collabora e si sostiene a vicenda.
Avete festeggiato da poco un anno di attività? Come vi sentite? Cosa è cambiato in voi dall’inizio?
Puntiamo sempre a migliorarci, speriamo di poter arrivare in alto, ma per ora sarebbe meglio muoverci con quello che abbiamo finora e, sopratutto, quello che è di nostra competenza.
Chi può partecipare al Music Temple e chi possiamo trovare?
Il Temple è aperto a tutti gli appassionati di musica. Abbiamo molte band di molti generi diversi, alcuni erano nostri amici che hanno deciso di sposare la nostra causa, ma ci sono stati tanti altri che vedendo il nostro lavoro hanno deciso di affiliarsi a noi.
Il momento più importante per il Temple?
Sicuramente il primo evento che siamo riusciti ad organizzare: il Summer Rising. Ci sono state tante difficoltà, una strenua organizzazione e ci aspettavamo un riscontro negativo dal pubblico. Invece è stato un successo, che ci ha fatto capire le nostre potenzialità. Non neghiamo che in futuro possa esserci una seconda edizione.
Pino Scotto in Campania, grazie a voi! Come vi sentite a riguardo?
Certamente siamo orgogliosi di essere riusciti ad arrivare a tanto. Direi che siamo stati anche molto fortunati nella nostra riuscita, ma alla fine è un grande passo in avanti per noi. Speriamo che quest’evento sia un trampolino di lancio per tutti i nostri lavori futuri.
Parliamo un po’ dell’evento.
Dopo una lunga ricerca siamo riusciti a trovare il contatto del chitarrista che lavora con Pino Scotto, che ci ha fatto parlare direttamente con lui. Scotto si è dimostrato subito entusiasta del nostro progetto. L’evento si terrà al Rolling Rock di Terzigno, in provincia di Napoli. Abbiamo indetto anche un concorso per le band all’interno del nostro forum: chiunque volesse partecipare, c’è in palio l’apertura al concerto e la possibilità di registrare un CD allo studio di registrazione con noi affiliato, la IBS di Angri.
Pino sarà il primo di una lunga serie?
Speriamo di sì, ma per adesso stiamo lavorando a questo progetto, poi vedremo in seguito.
Quali progetti ha il Music Temple per il pubblico?
Il nostro primo obbiettivo sarà quello di aprire un sito internet dove verranno raccolti i brani dei partecipanti alla nostra iniziativa, le notizie relative, le date e tanto altro. Sicuramente in seguito, in collaborazione con la IBS, uno studio di registrazione con noi affiliato, potremmo creare delle compilations di brani dei partecipanti al Temple. Il nostro sogno più grande è quello di creare un Music Center fornito di sala prove, studio di registrazione, negozio musicale e spazio per le esibizioni.
Voi che la vivete dall’interno, come è il mondo della musica?
Purtroppo si sapeva che il mondo della musica è molto cattivo. Abbiamo visto troppe cattiverie tra le band locali. Forse è anche questa l’idea che ci ha portato a fondare il Music Temple. Ma nonostante tutto, si va avanti e si lotta per la sostenere la propria passione. Noi vogliamo che ci sia un rispetto totale da parte delle band per i propri colleghi e di certo non siamo persone che fanno discriminazioni di generi o di bravura. Ovviamente noi cerchiamo di fornire anche un supporto a quelle band che vengono sfruttate dal sistema musicale e cerchiamo di tutelarle nelle nostre possibilità.
Si vive la musica nel salernitano?
Proprio a Salerno è un po’ difficile vivere la musica. Noi siamo attivi nell’Agro-Nocerino e nel napoletano: possiamo dire che tra Angri, Nocera e Sarno c’è un giro molto forte. Ci sono anche tanti locali che lo permettono, come il Miezz e Sound, l’Ark Pub, Il Blu Bemolle e il Key Drum, che offrono sempre musica live e spesso passano artisti di qualità. Quello che manca a Salerno, forse, è una struttura per i grandi concerti. Alla fine, al di fuori dello stadio Arechi che ospita sporadicamente un artista famoso, spesso dal mainstream, non c’è molto. Non c’è coscienza per quanto riguarda la musica e i suoi appassionati. Se si continua così difficilmente riusciremo a vedere rock band o gruppi stranieri famosi nel mondo, qui al sud Italia. Solo alcuni festival portano qualche artista importante, ma sempre dal territorio nazionale.
Da parte nostra vi auguriamo un “in bocca al lupo” per quanto riguarda il vostro evento importante. Cosa vi aspetterete durante e dopo l’evento?
Per l’evento un gran numero di persone. Pino Scotto è sempre Pino Scotto. Per il dopo ci aspettiamo una “Rampa di Lancio” per i nostri progetti futuri.