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“Governare tra camorra e problemi finanziari”: l’incontro ieri a Scafati con il sindaco de Magistris

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“Governare tra camorra e problemi finanziari”: l’incontro ieri a Scafati con il sindaco de Magistris

Si è svolto ieri il confronto organizzato da Scafati Arancione per discutere sul contesto politico e amministrativo della città: “Governare tra camorra e problemi finanziari. Quale futuro?”. Ospite del dibattito il sindaco di Napoli de Magistris

Si è svolto ieri pomeriggio, nella sala convegni San Francesco di Paola di Scafati, l’interessante confronto per discutere sul tema riguardante il futuro della città: “Governare tra camorra e problemi finanziari. Quale futuro?”.

L’incontro è stato organizzato dal gruppo Scafati Arancione per porre l’attenzione sul contesto politico e amministrativo della città, prossima alle elezioni comunali dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. A presenziare in veste di ospite speciale il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

L’incontro

A moderare l’incontro, il prof. Giuseppe Foscari, docente di storia moderna presso l’Università degli Studi di Salerno, il quale ha introdotto la discussione su questo tema fortemente voluto da Francesco Carotenuto, portavoce di Scafati Arancione, passando poi la parola a quest’ultimo.

Carotenuto ha innanzitutto fornito un’introduzione alle problematiche di Scafati, rivolgendosi ai presenti ma soprattutto al sindaco de Magistris. Tali problematiche non sono poche: basti solo pensare a quello che è accaduto l’altro giorno a causa dell’ennesimo temporale. A ciò si aggiunge il malfunzionamento dell’illuminazione pubblica, il problema dei rifiuti, dell’ospedale e così via.

Dal punto di vista politico, Carotenuto ricorda lo scioglimento di Scafati per infiltrazioni camorristiche, da cui si sono ereditati milioni di debiti. «Di fronte a tale situazione e tali problematiche, la commissione straordinaria ha deciso di rimanere immobile».

«Abbiamo perso tutto. È stata sacrificata la città e gli scafatesi», aggiunge.

Nella prospettiva futura, si è poi posto il pensiero a colui il quale governerà la città, in vista anche delle elezioni che si terranno in primavera: «Penso che chi si candida o è profondamente pazzo, oppure dotato di un profondo senso di responsabilità verso la città. Quello che deve contraddistinguere chi si candiderà è la giustizia, l’onestà, l’amore, il pragmatismo», dichiara Carotenuto.

Da qui la conferma della loro candidatura alla guida della città, ribadendo l’appartenza alla categoria di responsabili, non “pazzi”, per impegnarsi allo scopo di risollevare Scafati, con l’augurio che possa risorgere.

«La speranza c’è. L’appello che voglio rivolgere è quello di essere consapevoli dell’obiettivo e di ciò che stiamo andando a costruire per la nostra città e, soprattutto, per i giovani. Dobbiamo riprenderci il futuro», conclude.

La parola è passata poi al prof. Massimiliano Bencardino, docente di geopolitica e pianificazione territoriale all’ateneo salernitano, che si è soffermato sulla questione e la presenza della camorra.

Quest’ultima, è risaputo, pianifica il territorio, spiega il prof. Bencardino: «Il territorio deve guardare alla tutela dell’ambiente, delle acque e via dicendo. Bisogna provare a costruire e risentire i propri spazi: questo è il primo fronte per combattere la camorra».

Infine, l’intervento del sindaco Luigi de Magistris, che ha ribadito il suo impegno, in 27 anni di attività, per l’abbattimento delle infiltrazioni mafiose, fornendo la propria esperienza di amministratore ed ex magistrato in ambito politico e alla lotta alla malavita organizzata.

«La mafia non è solo a Napoli o in Campania, è ovunque». Il primo modo per contrastarla, spiega il sindaco, è portare per strada la cultura e la gente, sostenendo le iniziative che partono dal basso.

Il sindaco si è appellato alla nostra Costituzione, nello specifico al secondo comma dell’art. 3, il quale recita che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza, impedendo così il pieno sviluppo e l’effettiva partecipazione: «La camorra, appunto, rappresenta un ostacolo e per questo deve essere rimosso».

In riferimento alla situazione scafatese, de Magistris conclude: «Mi auguro che Scafati avrà un sindaco per bene, che faccia in modo che le mafie e le camorre non si intromettano nella città. Un buon sindaco deve guardare non solo le emergenze attuali, ma anche le prospettive future».

Prima di andar via, il sindaco ha inoltre firmato per sostenere la Villa Comunale tra i “Luoghi del Cuore“, il censimento nazionale promosso dal FAI.