SALERNO. Dopo aver notato che le cattive condizioni dell’edificio venivano trascurate dagli organi competenti, Salvatore Carfagna, preside dello storico Liceo Tasso di Salerno, si è visto costretto a convocare stamattina, alle 11, una conferenza stampa in Aula Magna, per mostrare il degrado della scuola e discutere sul futuro della struttura.
Una situazione indescrivibile. Il Liceo dedicato a Torquato Tasso, uno degli edifici più antichi di Salerno, sta cedendo la sua neoclassica bellezza ad un degrado sempre più evidente, fatto di crepe sui muri, di imposte corrose, di ferro logoro sulle vetrate, di aule buie ed inagibili nel piano interrato. Notevole l’indignazione, oltre che del preside, degli stessi alunni, costretti a non poter utilizzare il cortile, né molti altri spazi dove corrono il rischio di veder crollare calcinacci o pezzi di muratura.
“Finora non ho lasciato che i ragazzi protestassero – precisa il preside Salvatore Carfagna – per evitare che le loro iniziative venissero strumentalizzate. Possediamo dossier voluminosi, con le continue richieste d’intervento suggerite dal rappresentante della sicurezza scolastica, ma non abbiamo avuto nessuna risposta da parte della Provincia”. Oltre che del patrimonio di un edificio storico, sotto la tutela del Dipartimento delle Antichità e Belle Arti, si tratta di una struttura scolastica poco sicura e confortevole per i ragazzi: molti bagni non funzionano, i laboratori sono inutilizzati – e la didattica ne risente.
“L’ennesima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la risposta dell’Assessore Carpentieri” racconta Carfagna. “Dopo l’ultima visita, aveva promesso che nel giro di una settimana avremmo ottenuto un aiuto concreto: quando gli ho fatto notare che non solo i risultati non s’erano visti, ma che non mi aveva neanche avvertito dell’impossibilità di agire la settimana seguente, ha negato di aver mai detto una cosa del genere. Eppure l’aveva promesso anche ai ragazzi”. I lavori dovevano partire a febbraio 2013, salvo poi cadere nella placida dimenticanza delle Istituzioni. “Anche il geometra Impemba, funzionario dell’Ufficio Edilizia Scolastica, passando a consegnare dei documenti mi ha più volte ripetuto che i suoi solleciti alla Provincia erano rimasti sempre inevasi”.
L’incaricata RSPP Rossella Del Regno, prendendo a sua volta la parola, ha confermato l’urgenza della situazione: “In base al decreto n. 81 del 2008 del Testo Unico sulla Sicurezza, nell’articolo 18, comma 3, si legge che gli interventi strutturali sono di competenza dell’Ente o Istituzione proprietaria dell’immobile: dunque l’unico modo che abbiamo per effettuare riparazioni è rivolgerci alla Provincia. Grazie ad una nota del 14 marzo scorso, dovevamo avere 65.000 euro di fondi CIPE per gli interventi più urgenti, ma purtroppo non ci sono mai arrivati”.
Durante la visita nell’edificio, mostrando alcuni elementi di degrado, il preside ha aggiunto: “Non voglio che si scambi l’educazione per stupidità. In risposta alla quarta diffida, l’Amministrazione Provinciale ci invitava a pazientare ancora per poco. In questo mese ho ricontattato chi di dovere, e la risposta è stata “Ma la scuola è iniziata da poco!” benché abbiano avuto tre mesi di sospensione delle lezioni per provvedere.”
Quelli che restano più penalizzati, però, sono proprio i ragazzi. Francesco Contursi e Claudia Palmieri, Rappresentanti d’Istituto, hanno espresso notevole rammarico: “La fatiscenza in cui versa l’edificio è indiscutibile. Siamo riusciti a limitare i rischi quando ci sono state Assemblee nel cortile, ma le aule del piano interrato, da alcuni chiamate catacombe, sono piene di detriti e sporcizia oltre che pericolose”. Speriamo dunque in più rapido intervento da parte delle Istituzioni, poiché, nostante la situazione sia comune a molte altre scuole, l’incuria verso un edificio di importanza storica va a danno non solo della serenità degli studenti e del personale scolastico, ma anche dell’immagine stessa di Salerno.