Tremate tremate, gli Erasmus sono tornati!
Eccoli che si aggirano per le strade della città: curiosi, disorientati, entusiasti, biondissimi, morissimi, con short cortissimi e magliette a mezze maniche, non curanti del primo fresco settembrino.
Hanno un’aria diversa, si riconoscono subito, nonostante si sforzino a mescolarsi con gli autoctoni: il loro fascino esotico li contraddistingue, il loro fare scanzonato colpisce chi è immerso nella frenetica e monotona routine di ogni giorno.
Non tutti sanno e possono capire le cinquecentomilatrentasette emozioni che il loro cuore contiene, a fatica.
Sono tantissimi. Spagnoli, francesi, tedeschi, turchi, portoghesi, danesi e ancora, lituani, polacchi, inglesi, cechi, rumeni, sloveni, ungheresi e per finire anche cileni, venezuelani e colombiani. Per un totale di 215 studenti erasmus: un crogiolo di razze, culture, lingue, cibi diversi. Un angolo di mondo in città.
Provengono da tutta Europa, e non solo, questi erasmus, animali mitologici, metà studenti e metà viaggiatori, assetati di voglia di conoscenza, ingordi di nuove culture e desiderosi di accorciare le distanze tra una nazione e l’altra.
Salerno non può che essere lieta di ospitare giovanissimi studenti e lusingata di essere stata scelta, tra tante, come città per un soggiorno all’estero.
Bellissima questa aria di internazionalità che si respira: diversità è sempre sinonimo di ricchezza, ed ospitare, parlare, interagire con persone diverse da noi può essere solo un momento di crescita e di arricchimento.
Benvenuti Erasmus, benvenuta Europa.
A cura di Simona Lodato