Ufficializzata nelle ultime ore la proroga di sei mesi per l’Ufficio del Giudice di Pace di Eboli. Subito l’informatizzazione degli uffici
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L’ufficializzazione della proroga di sei mesi per l’Ufficio del Giudice di Pace di Eboli è arrivata nelle ultime ore. A livello Ministeriale sono state valutate in maniera positiva le rassicurazioni giunte da Eboli ed è stato preso atto degli impegni assunti dall’Amministrazione comunale. Anche perché le procedure di adeguamento funzionale e strutturale dell’Ufficio del Giudice di Pace di Eboli sono state già avviate da tempo.
«L’Amministrazione comunale aveva già per tempo programmato l’adeguamento necessario, sia in termini di locali, sia per quanto riguarda il personale – ha sostenuto il sindaco Massimo Cariello – Grazie ad un impegno generalizzato dell’Amministrazione comunale e di forze politiche ed istituzionali abbiamo illustrato al Ministero gli sforzi di Eboli ed a Roma hanno compreso come l’Ufficio del Giudice di Pace avesse il supporto dell’Amministrazione comunale e fosse indispensabile per l’amministrazione della giustizia sul territorio».
Il Comune ha già predisposto l’avvio delle procedure di informatizzazione. Sarà superata la pratica del cartaceo nelle iscrizioni a ruolo, attraverso un sistema con una sorta di lettore ottico che predisporrà contemporaneamente le iscrizioni sulla rete informatica e successivamente gli stessi avvocati avranno la possibilità di accedere ai fascicoli, naturalmente per i contenzioni di cui si occupano. Per quanto riguarda il personale, presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Eboli permane la presenza di un solo ministeriale, che sarà sostituito a breve.
«Abbiamo già avviato i contatti per un incontro sia con il presidente del Tribunale di Salerno, Pentagallo, sia con il presidente della Corte di Appello, Russo – ha fatto sapere il vicesindaco di Eboli, Cosimo Pio Di Benedetto – Insieme con loro predisporremo il completamento delle procedure, con la presa in carico definitiva dell’Ufficio e con l’eventuale trasferimento presso i locali del tribunale di Eboli».
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