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“Giù le mani dal porto di Salerno”, i lavoratori: vogliamo la nostra autonomia

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“Giù le mani dal porto di Salerno”, i lavoratori: vogliamo la nostra autonomia
"Giù le mani dal porto di Salerno"

Protesta in Piazza Amendola dei lavoratori dello scalo commerciale per dire no all’accorpamento del porto di Salerno con quello di Napoli. Presenti il sindaco Enzo Napoli e il consigliere provinciale Roberto De Luca

[ads1] “Giù le mani dal porto di Salerno” è questo lo slogan della protesta, svoltasi questa mattina in Piazza Amendola, durante la quale i lavoratori della comunità portuale hanno manifestato la loro contrarietà all’accorpamento dell’autorità portuale di Salerno con quella di Napoli.

Ad appoggiare la protesta dei lavoratori c’era anche la Cna. L’associazione che rappresenta l’artigianato e le piccole e medie imprese, si unisce alle preoccupazioni relative alle possibile ricadute economiche della riforma portuale, a cominciare dai livelli di occupazione. La Cna di Salerno ritiene che il porto sia essenziale al rilancio dell’export e alla produzione di un indotto locale di notevole importanza per le piccole aziende salernitane.

"Giù le mani dal porto di Salerno"
“Giù le mani dal porto di Salerno”

Presenti stamane accanto ai lavoratori, sotto la sede della Prefettura di Salerno, anche il Sindaco facente funzioni Enzo Napoli e Roberto De Luca per il Pd.

Proprio il figlio dell’attuale presidente della regione Campania  ha sottolineato quanto “quello che si sta conducendo non è una battaglia di campanile e quello che realmente ci sta a cuore è l’efficienza e la competitività del porto. De Luca ha poi aggiunto come “si stia cercando di combattere ad  armi pari e ci sia bisogno di essere più snelli sulle concessioni burocratiche e sugli interventi infrastrutturali”. Infine ha evidenziato come l’obiettivo sia anche quello di “difendere i lavoratori” ribadendo come il nostro sistema in questo momento non ha bisogno di tagli occupazionali.

"Giù le mani dal porto di Salerno"
“Giù le mani dal porto di Salerno”

Durante la protesta gli operai della SCT hanno espresso la volontà “di avere una propria autorità portuale in grado di decidere autonomamente”.

La mattinata ha visto anche lo svolgimento di una riunione in Prefettura durante la quale i sindacati di Cigl, Cisl e Uil hanno chiesto alla Dott.ssa De Asmundis, di fare presente al Prefetto le loro preoccupazioni e di portarle in conferenza di Stato regione.

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