
L’Associazione Zefiro conclude Suoni dal Castello con un ricco omaggio al poeta Giovannino Cammarano. Letture di testi ed esecuzioni musicali nella Camerota di ieri e di oggi
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Domenica 30 agosto l’Associazione Zefiro raccoglie un pubblico numeroso nel Castello Marchesale per un’ultima serata culturale, rivolta alla valorizzazione del territorio, per concludere l’edizione del Camerota Festival di quest’estate, che ha visto numerosi concerti e momenti d’indimenticabile espressione artistica.

Giovannino Cammarano rappresenta per Camerota un ricordo prezioso, a cui non rimangono legati solo i familiari, ma vive nella memoria della comunità, tanto da dare forma ad un’intera serata culturale dedicata al poeta locale.
La storia di Giovannino Cammarano è toccante, giustificando così le tematiche e il tono delle sue poesie.
La cultura. Il poeta, fin da piccolo, studia da autodidatta e impara bene il latino e l’inglese. Dedica la sua giovinezza alla sapienza e alla poesia.
Una lieve ironia. I fatti, le sensazioni, la realtà sono raccontate spesso con un leggero tono ironico, riflesso della sua giovane età durante l’attività poetica, ma dice qualcosa anche sul suo carattere, capace di affrontare il mondo circostante che evita di compiacersi. L’ironia si avverte anche nella sua velata denuncia alla classe benestante.
La famiglia. Il poeta rimane sempre legato alla sua famiglia, in particolare ricorda il nonno, come un uomo di valori e virtù, a cui aspira continuamente.
La povertà. Nasce da una famiglia umile, cresce in un contesto contadino. La poesia di Giovannino Cammarano parla della ricchezza della terra, della nobiltà del contadino come presenza fondamentale per la sopravvivenza della società.
Dolore. Il poeta muore giovanissimo a causa della poliomielite, che gli impedì di vivere a pieno la propria giovinezza e l’amore, costretto ad abbandonare l’unica donna di cui s’innamorò.
La Fede. Giovannino Cammarano si rifugia nella forza della fede cattolica per superare le difficoltà e accettare la sua esistenza diversa da quella degli altri.
L’omaggio al poeta Cammarano si conclude con l’Inno a san Vincenzo, arricchito dall’esecuzione musicale di alcuni brani dedicati a Camerota (a cura di Gaetano Toriello, Vicente Antonio Scarpitta, don Carmelo Tucci, Arnaldo D’Alessio) e magistralmente resi dalle voci di Eliana Toriello e Pina Di Bello, accompagnati dai musicisti dell’Associazione Zefiro.
La serata ha visto l’analisi del contesto sociale di Giovannino Cammarano e la lettura di alcune poesie tratte dalla Raccolta Ghirlandetta (lette da Leonardo Cammarano, Gennaro Chirico, Vincenzo Di Mauro, Giovanni Volpe, Salvatore Pellegrino).
Foto – All Rights Reserved Pietro Avallone
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