La Scuola Media “S. Tommaso d’Aquino”, in occasione della Giornata della Memoria, riflette sull’Olocausto e commemora le vittime, con la presentazione del nuovo edificio scolastico
[ads1] Il 27 gennaio l’esercito sovietico varcava di Auschwitz, il più grande dei campi di concentramento costruiti dai nazisti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Spalancando gli occhi del mondo sulla più grande tragedia dei nostri tempi.
La macchina di morte messa in piedi dalla Germania nazista si può raccontare in questi “freddi” numeri:
– 6 milioni di ebrei morti nei lager e negli omicidi di massa perpetrati dai tedeschi e da alleati e collaborazionisti
– almeno 300.000 zingari di etnia Rom e Sinti morti nei campi di concentramento
– 300.000 esseri umani affetti da qualche tipo di disabilità mentale o fisica “eliminati” in nome dell’eugenetica e dell’”improduttività”
– 100.000 oppositori politici del regime nazista uccisi
– 25.000 omosessuali
– 5.000 testimoni di Geova
Numeri freddi e approssimativi. Ecco perchè il 27 gennaio celebriamo il “Giorno della Memoria“, nella nazione e nelle scuole, perchè il ricordo delle sofferenze di allora sia da monito con l’odio, e nel saper scegliere di evitare nuove sofferenze oggi, ad altri popoli e ad altre persone, in qualsiasi parte del mondo.
Come ogni anno istituzioni, enti e associazioni di Mercato San Severino si impegnano a non spezzare il filo della memoria.
“La giornata del 27 gennaio sarà dedicata, in tutte le scuole, al ricordo dell’Olocausto” – afferma l’Assessore alle Politiche Culturali Assunta Alfano – affinché simili crimini non si verifichino più. La presa di coscienza ed il coinvolgimento degli alunni è un importante momento formativo nel solco dei valori della libertà e della democrazia. La Scuola Media “S. Tommaso d’Aquino” ha scelto questo giorno per presentare l’istituto scolastico rinnovato e rimodernato, dopo i lavori appena terminati e ringrazio il dirigente scolastico Angela Nappi per avere accostato questo evento alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto”.
“Il programma degli eventi – prosegue l’assessore Alfano – prevede, alle 9,30, la proiezione del film “Corri ragazzo corri”, presso il Teatro Comunale, organizzata dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Fondazione Teatro, alla quale saranno presenti gli alunni delle quinte classi dei due circoli didattici e quelli delle terze medie. La pellicola, del regista tedesco Pepe Danquart, riproduce la storia vera dell’ebreo Yaram Fridman che, per fuggire ai nazisti, si rifugiò nei boschi. Alle ore 16,00, presso la Scuola Media “S.Tommaso d’Aquino”, il sindaco Giovanni Romano illustrerà i lavori di ammodernamento realizzati e, nell’occasione saranno premiati gli alunni che hanno realizzato la mostra e il concorso “Condividi la pace”. Il coro della scuola si esibirà in uno spazio musicale. L’evento sarà suggellato dall’accensione delle vetrofanie, un progetto realizzato dagli alunni del laboratorio artistico in occasione delle festività natalizie, ammirato dalla comunità cittadina per le dimensioni, l’originalità e l’armonia. La vetrofania è il risultato di una tecnica che consiste nel montaggio di fogli di carta velina colorata e cartoncino nero. Sul disegno sono ritagliate le sagome di vetro come a comporre un puzzle e vengono uniti i vari pezzi con listelli di piombo scanalati e modellati per accogliere lo spessore del vetro. Tutti i ragazzi hanno avuto la possibilità di esprimere la loro creatività e vederla realizzata proprio nella piazza della propria Città”.
“Un plauso ed un sincero ringraziamento – conclude l’assessore Alfano – va alla Dirigente Scolastica, professoressa Angela Nappi che ha voluto associare alla riflessione doverosa della Giornata della memoria un momento di speranza per gli alunni e per la Comunità cittadina, mediante il gesto simbolico dell’accensione delle vetrofanie dell’edificio riqualificato”.
Dal diario di Anna Frank, pochi giorni prima che i tedeschi irrompessero nell’alloggio segreto:
15 luglio 1944
“…Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’ intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili”.
la tua Anna
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