Il comune di Giffoni Sei Casali riceve il riconoscimento da Legambiente come “Comune Riciclone” con il 76% della raccolta differenziata
Con il 76% di raccolta differenziata Giffoni Sei Casali si conferma Comune Riciclone. A certificare i dati della buona gestione dei rifiuti urbani, le percentuali pubblicate da Legambiente sul portale web www.ricicloni.it. Nella graduatoria regionale, l’Ente guidato dal Sindaco Francesco Munno, ha guadagnato un ragguardevole ottavo posto nei comuni della regione Campania con popolazione tra i 5mila e i 15mila abitanti. Giffoni Sei Casali è l’unico Comune del comprensorio dei Picentini ad essere inserito nella speciale classifica dei comuni ricicloni di quest’anno.
«Anche quest’anno – afferma il Primo Cittadino, Francesco Munno, – Giffoni Sei Casali ha ottenuto ottimi risultati nella raccolta e nella gestione dei rifiuti. Un successo che mi riempie di orgoglio e che desidero condividere con l’intera Comunità, con gli operatori ecologici, con i commercianti ma anche con i titolari di imprese che operano sul nostro territorio. Il mio auspicio da amministratore è certamente quello di confermare di anno in anno questo risultato, ma anche quello di consolidarlo in futuro. Questo sarà possibile solo e soltanto con la collaborazione e l’impegno di tutti. Infine, considerato il particolare momento storico, il servizio di raccolta rifiuti a Giffoni Sei Casali è stato potenziato con il ritiro porta a porta presso le famiglie in cui sono presenti soggetti positivi al Covid-19, attività che ha richiesto l’attivazione di una particolare procedura e gestione».
«Rispetto ai dati dello scorso anno – spiega l’Assessore all’Ambiente, Angelo D’Amato, – Legambiente ha registrato miglioramento nella percentuale di raccolta differenziata. Un ulteriore passo avanti nella gestione dei rifiuti solidi urbani grazie al fondamentale contributo di cittadini, operatori ecologici, uffici comunali. Con la nuova società che gestisce il servizio di igiene urbana – conclude – stiamo lavorando ad un nuovo piano di raccolta differenziata».