Emergenza Coronavirus: a Giffoni Sei Casali, ancora troppi giovani in giro per strade e piazze del paese. Il sindaco Francesco Munno li invita a stare a casa
Il Primo Cittadino di Giffoni Sei Casali lancia un appello ai giovani, invitandoli a rimanere a casa, l’unico modo per fermare l’epidemia da coronavirus.
Questo il messaggio del Sindaco Francesco Munno:
“Carissimi giovani, non amo particolarmente pubblicare video o messaggi vocali, ma, in qualità di Primo Cittadino, vi informo che la situazione stiamo vivendo mi fa sentire l’esigenza di rivolgermi direttamente a voi, ragazze e ragazzi di Giffoni Sei Casali, che nella spensieratezza della vostra età, non potete ancora avere gli strumenti adatti per affrontare con la giusta consapevolezza, la serietà e la gravità della situazione, anche e soprattutto per colpa di noi adulti che spesso non siamo in grado di trasmettervi i veri principi e i veri valori da perseguire.
Tutti dobbiamo fare la nostra parte, ma in questo momento la parte più importanti siete proprio voi, adolescenti e giovani, evitando comportamenti che potrebbero mettere a rischio i più deboli e i più vulnerabili, sia nelle vostre famiglie che nella comunità, persone anziane, persone che stanno seguendo una terapia particolarmente invasiva o che hanno un sistema immunitario particolarmente debole.
A loro dobbiamo e dovete pensare, di loro dobbiamo e dovete occuparvi e preoccuparvi, perché se il vostro pensiero va ai più fragili è segno che state diventando adulti.
Come papà di due ragazzi, so benissimo che è naturale nel periodo dell’adolescenza e della giovinezza voler esplorare, voler uscire, voler conoscere, voler scoprire cose nuove, ma in questo momento particolare siete chiamati a dimostrare di amare veramente – e non a parole – la vita, di amare veramente i vostri genitori, i vostri nonni, la vostra comunità e il vostro Paese.
Responsabilità è una parola che difficilmente rientra nel vocabolario della vostra età, ma è il momento di scriverla a caratteri cubitali: responsabilità per limitare la diffusione del contagio, responsabilità nell’accettare di limitare la vostra libertà di movimento.
Il confine tra nonni e nipoti:
Rimanete in casa, cari ragazzi, rimanete in casa, fate compagnia ai vostri nonni se avete la fortuna di averli ancora e di averli in casa, magari facendovi raccontare le loro storie, la loro giovinezza, così difficile e lontana da tutte le comodità di cui beneficiate voi e che spesso neanche apprezzate, fatevi raccontare della loro infanzia difficile, di quando giovanissimi furono costretti a partire per la guerra.
Approfittate di questi giorni per leggere, per studiare, cogliete questa occasione per migliorare le vostre conoscenze e le vostre competenze.
E ricordate sempre che il diritto allo studio è stata una conquista anche dei vostri nonni, alcuni dei quali costretti a lavorare fin da piccoli.
E’ un’occasione anche per utilizzare i social in maniera consapevole e costruttiva, sperimentando nuove modalità di studio e di conoscenza e forse per creare affetti e legami veri e non virtuali.
Ogni crisi porta un cambiamento, quindi cogliamo l’occasione per cambiare in meglio, tutti insieme, riscoprendo la bellezza di gesti che riteniamo ovvi e scontati, come abbracci, saluti e strette di mano a cui ora, giustamente, dobbiamo rinunciare, ma solo momentaneamente se ognuno farà la propria parte.
“La maturità inizia a manifestarsi quando sentiamo che è più grande la nostra preoccupazione per gli altri che non per noi stessi” è una bellissima frase di Albert Einstein con la quale vi saluto e vi ringrazio fin d’ora.
Forza ragazzi, confido in voi, giovani, speranza del nostro Paese, nel vostro comportamento responsabile e nella vostra maturità, affinché possiate diventare adulti migliori di quanto lo siamo stati noi. Tutti insieme responsabilmente per il bene comune”.
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