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Gianpaolo Veneroso racconta la sua Domina Neapolis

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Gianpaolo Veneroso racconta la sua Domina Neapolis

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gianpaolo Veneroso, allenatore della Domina Neapolis, che in due anni ha portato la squadra di Casalnuovo in Serie A2 e conquistando due Coppe Campania. Allenatore giovane e determinante, che ha dato alle sue ragazze un equilibrio ben preciso. Speriamo bene per la prossima stagione intanto ecco le sue dichiarazioni.

Com´è nata la sua passione per il calcio e specialmente quella d´allenatore?
Per un ragazzino di Napoli della mia generazione è un qualcosa di automatico giocare a calcio. Quando poi, agli inizi degli anni 80, ti trovi a giocare nei vicoli tra le macchine e le signore che strillano perché fai rumore con il pallone e ti svegli un bel giorno con la città in festa per l´arrivo del calciatore più grande al mondo allora la passione la senti nascere da dentro l´anima. Quindi non puoi fare a meno di vivere di calcio sia da giocatore e conseguentemente da allenatore.

Quest´anno la sua Domina Neapolis è stata costruita per vincere. Possiamo dire che finalmente si sono raccolti i frutti di lavoro di tanti anni?
Quando mi hanno proposto di allenare una squadra di calcio femminile ero completamente ignaro di cosa mi aspettasse. Ho cercato di portare quella che era la mia idea di calcio e, insieme ai dirigenti ed alle calciatrici abbiamo costruito in modo EQUILIBRATO un gruppo di lavoro con l´obbiettivo di crescere. La vittoria quindi è una conseguenza di un modo di fare calcio.

Dalla prima giornata fino all´ultima in testa alla classifica, neanche le due sconfitte, vi hanno fatto perdere la concentrazione. A cosa è dovuto questo?
Vale il discorso fatto nella domanda precedente … “modo di fare calcio”

Qual è stata la forza vincente di questa squadra?
Semplice, questa squadra ha un “anima”; chi ci entra se ne rende conto e se la porterà dentro per sempre.


Gli innesti di gente come Avvisato e Avolio, mettiamo anche le giovani Apicella e Taddeo, che avevano esperienza del nazionale, hanno dato una mano in più?

Decisamente! La stagione scorsa abbiamo perso la promozione all´ultima giornata perché non eravamo ancora pronti ma eravamo già un´ottima squadra ed avevamo un cuore che ci ha permesso però di vincere la coppa Campania; questi 4 tasselli si sono incastrati in modo perfetto nell´organico già competitivo facendo innalzare il livello tecnico dell´organico.

L´obbiettivo per la prossima stagione?
Fare bene

Per la prossima stagione con un attacco (162 gol) e miglior difesa (20 subite) dove andrà a rinforzarsi?
Il salto di categoria è abbastanza grande; la prima cosa da fare è rinforzare la struttura societaria per poter migliorare il livello tecnico ed organizzativo per poter gestire al meglio l´impegno. Gli innesti saranno fatti nella maniera più opportuna ed equilibrata possibile. Niente fuochi di artificio.

Conquista della serie A2 e coppa Campania, un campionato magnifico, ma il ricordo più bello?
Quando mi sono reso conto che si è trovata un´armonia. Quando si sono creati quegli equilibri con il gruppo di lavoro (motivazioni, sfottò, ruoli, sacrifici, riferimenti, responsabilità ed anche problemi) e capisci che tutte queste cose si dirigono verso il miglior risultato possibile.

Prater – Tufara e Sport Napoli chi vincerà i play off?
Chi si troverà più in forma ed avrà più motivazioni.

Pensate di seguire il modello Carpisa Napoli?
Noi abbiamo il nostro modello che è funzione anche delle nostre competenze e risorse. Il Carpisa è di un altro pianeta e quindi costruisce il proprio modello di lavoro.

Il suo sogno nel cassetto?
Trovare la mia armonia.

Isabella Lamberti