Gianmaurizio Foderaro, responsabile musica di Radio1 RAI, ospite al Campus di Salerno per la rassegna Davimedia, in collaborazione con Unis@und.
Gianmaurizio Foderaro è l’ospite che chiude l’anno e questo fantastico dicembre targato Davimedia. Il popolare conduttore radiofonico e responsabile musica di Radio1 RAI ha partecipato, in diretta radio grazie alla presenza di Unis@und, la web radio dell’Università, ad un incontro dibattito insieme a tanti studenti nel Teatro di Ateneo, coadiuvato dal prof. Roberto Vargiu, dalla docente e giornalista Anna Bisogno e dall’uffico stampa Unisa Alessandro Livrieri. Un lungo live nel quale Gianmaurizio Foderaro ha raccontato la sua radio, rispondendo anche alle domande ed alle curiosità del pubblico.
Dagli esordi, nel 1977, in una piccola radio calabrese, al passaggio alle radio private, quali Radio Subasio, Dimensione Suono, fino all’approdo in RAI, a Radio 1, dove ricopre il ruolo di responsabile musica. La Radio, quel mondo affascinante che attraverso le voci e la musica riesce ancora ad imporsi in un mondo globalizzato, soprattutto nella comunicazione. Foderaro, ha parlato delle differenze tra il network pubblico e privato, dove il secondo, spinto dagli sponsor e dalle proposte commerciali ha maggiore rapidità nella promozione artistica; mentre il primo ha più libertà musicale, potendo dare spazio anche alle realtà della musica indipendente.
Non è mancata, inoltre, una profonda riflessione sulle web radio: “La radio è immediata, d’impatto. Tutela l’interazione col pubblico. Permette a chi ha un’idea, di investire e proporre e le web radio, in questo senso, sono una risorsa unica. Esso sono un elemento nuovo nel mondo della comunicazione ed hanno bisogno di specializzarsi in qualcosa, avere un appeal particolare col pubblico per avere successo”. Gianmaurizo Foderaro si è soffermato poi sull’importanza del ricambio genenrazionale e sulle nuove tecniche di linguaggio che riguardano in particolare le esigenze RAI di orientarsi verso un pubblico più giovane.
Chiude così il 2013 di Davimedia, in attesa di un 2014 ancora più scoppiettante.
Foto a cura di Alfonso Maria Salsano