Si è svolta ieri giovedì 4 febbraio a Palazzo S. Agostino la presentazione del libro Nient’Altro Che La Verità dell’ex magistrato Giancarlo Caselli
[ads1] Salerno. Nella sala Marcello Torre di Palazzo Sant’Agostino si è tenuta ieri la presentazione del libro dell’ex magistrato Giancarlo Caselli: Nient’Altro che la Verità.
Giancarlo Caselli è nato ad Alessandria il 9 maggio 1939. Ha cominciato la sua carriera di magistrato a Torino, in principio come giudice istruttore, occupandosi di terrorismo, di Brigate Rosse in particolare. Dal 1986 al 1990 è stato membro del Consiglio superiore della magistratura. Dal 1993, per circa sei anni, ha diretto la procura di Palermo occupandosi della cattura di Totò Riina, dei grandi processi mafiosi e politici. Nel 2008, dopo aver ricoperto il ruolo di procuratore generale presso la Corte d’appello di Torino, viene nominato procuratore capo. Nel dicembre 2013 lascia la magistratura.
Nient’Altro che la Verità, edito Piemme e scritto insieme a Mario Lancisi, nasce prendendo spunto dalla Lettera Ai Giudici di don Milani. Il libro è una autobiografia, la storia di un magistrato, di un uomo, che va a intrecciarsi con la Storia (con la maiuscola) del nostro Paese.
Nel libro viene affrontata l’infanzia di Giancarlo Caselli e i sacrifici fatti dai genitori per permettere al figlio di poter studiare; la conoscenza di Laura che diventerà sua moglie; l’assegnazione della scorta e una vita sacrificata e turbolenta.
Dal 1974 l’ex magistrato è stato sotto scorta, durante la permanenza a Palermo ha vissuto in un bunker e ci sono stati almeno quattro tentativi di attentato. Giancarlo Caselli nella propria autobiografia trova il tempo per ricordare i giudici Falcone e Borsellino, racconta le ostilità riscontrate nel mondo politico per mezzo di Francesco Cossiga o di Silvio Berlusconi. Sostiene inoltre che fondamentale per la lotta alla mafia è la formazione di movimenti e organizzazioni, elogiando Libera.
L’incontro di ieri è stato organizzato dall’Associazione L’Accento, presieduta da Antonio D’Alessio e moderata da Clemente Ultimo, giornalista de Il Mattino.
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