Gian Piero Ventura è pronto a scendere in campo. In una recente intervista al Mattino ha parlato del futuro della Salernitana post Covid
Gian Piero Ventura, scalpita e si dice pronto a scendere in campo dopo l’emergenza Covid-19. L’allenatore ligure, in una intervista pubblicata dal quotidiano Il Mattino, ha parlato di “gruppo con voglia feroce di fare calcio” . Eppure, dall’alto della sua esperienza, ha messo sulla bilancia anche i rischi di una maratona sportiva che potrebbe avere contraccolpi sul fisico dei giocatori laddove si decidesse di giocare tre giorni a settimana ininterrottamente.
L’intervista
“Si riparte con lo spirito di un gruppo che ha una voglia feroce di calcio – ha detto – E’ giusto ripartire per motivi economici, professionali e sociali. Non avevo dubbi sulla ripartenza: non fosse accaduto, ci sarebbero stati problemi a far ripartire il campionato l’anno prossimo”. Non comincia un campionato ma “un mini campionato – ha dichiarato Ventura – resta da capire se si giocheranno le 10 partite che restano e quante volte si scenderà in campo in una settimana. Farà molto caldo. Penso sia una mezza follia pensare di giocare il sabato, il martedì ed il sabato ininterrottamente. Compresi playoff, sarebbero 14 partite dal 23 giugno ma lo riterrei un po’ pericoloso per la salute e per gli infortuni dei giocatori, da 3 mesi senza calcio. La speranza è che si giochi dal 27 giugno. In tal caso sarebbero garantite almeno le 4 settimane minime”.
Sui playoff ha aggiunto: “Se si disputano solo i playoff, alla post season dovrebbero partecipare tutte le squadre. Fatta eccezione per il Benevento, sarebbe giusto che anche il Crotone partecipasse ai play off. Non sarebbe giusto che il Frosinone per un punto debba essere pregiudicato senza potersi giocare le restanti 10 gare e magari ribaltare la posizione. Lo stesso vale per noi. Come per tutte le squadre in gioco. Vediamo dove arriviamo. Nulla ci è precluso”. Sul suo futuro il tecnico non si è sbilanciato: “Cerci se sta bene può dare una mano. Il mio rinnovo? Adesso ci sono altre priorità”.