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Gerardo Ceres rieletto segretario generale della Cisl Salerno

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Gerardo Ceres rieletto segretario generale della Cisl Salerno

Gerardo Ceres, 59enne originario di Caposele, è stato riconfermato alla guida della Cisl Salerno per i prossimi quattro anni

Gerardo Ceres è iscritto alla Filca Cisl (Federazione dei lavoratori edili) di Salerno sin dal 1983, ha iniziato la sua attività sindacale nel 1987 come operatore della Filca Cisl di Avellino. Nel 2002 viene eletto segretario generale della Filca Cisl di Salerno e della Campania e nel 2008 entra nella segreteria Cisl della Campania. Dal marzo 2017 è segretario della Cisl Salerno, riconfermandosi ora per un altro mandato.

L’elezione è arrivata ieri, nel secondo giorno dell’undicesimo congresso provinciale, che ha visto la presenza di Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania, e Ignazio Ganga, segretario confederale della Cisl e tra i massimi esperti del tema pensioni in Italia.

Il ruolo delle associazioni di rappresentanza è di determinare le condizioni per promuovere lavoro, un lavoro giusto che emancipi la persona umana, dignitoso, qualificato e sostenibile. In tale direzione la ripresa e la resilienza devono affermare con nettezza l’impegno corale al contrasto del lavoro precario, quello insicuro, sottopagato. La lotta al dumping contrattuale è una precondizione per tutti noi e le istituzioni pubbliche. La lotta al lavoro sottopagato, tanto per i cittadini italiani quanto per quelli stranieri, è una precondizione per tutti noi, come hanno più volte riaffermato le nostre organizzazioni del lavoro agricolo. Il discorso di Sergio Mattarella, in occasione del giuramento per il secondo mandato, verrà ricordato per le ripetute sottolineature di senso, in cui la parola dignità diventa un filo rosso per caratterizzare la società italiana nella sua prospettiva di ricostruzione e ripresa. Lavoro dignitoso e sicuro è l’obiettivo permanente del nostro sindacato”, ha detto.

Poi, la “ricetta” sul futuro con il sindacato protagonista. “La provincia di Salerno conferma la sua caratteristica di realtà multiforme sul piano sia politico, culturale, demografico ed economico. In tal senso poniamo innanzitutto la questione delle infrastrutture per migliorare la mobilità delle merci e delle persone, avendo come riferimento le costituite Zone Economiche Speciali corrispondenti grosso modo alle perimetrazioni delle attuali aree industriali del comprensorio. Poi, è necessario l miglioramento delle connessioni viarie per i trasporti delle merci è necessario: dal completamento di Porta Ovest, all’allargamento del raccordo Salerno-Avellino e alla realizzazione di uno svincolo a Battipaglia Sud, connettendo la A2 con l’area industriale e l’auspicato Interporto perché la nostra provincia, la piana del Sele in particolare, ha necessità di una piattaforma intermodale” – ha continuato Ceres.