Prima dell’intervista con Gennaro Sangiuliano i risultati del 2014. Il Rettore, a proposito dei giovani, afferma: “Il nostro straordinario patrimonio umano, quello di cui vado orgoglioso”
[ads1]
Gennaro Sangiuliano, vice-direttore del TG1 della RAI e Direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, ha intervistato il Rettore Aurelio Tommasetti oggi, martedì 17 febbraio, alle ore 11, nel Teatro di Ateneo.
Il Rettore Aurelio Tommasetti ha fatto un report dettagliato, con dati alla mano, dei risultati dell’anno 2014. Uno dei primi punti trattati è stato quello del bilancio unico d’Ateneo approvato entro l’anno.
“I dati di bilancio – afferma Tommasetti – sono lusinghieri per il nostro ateneo“. Inoltre, a proposito del Fondo Finanziamento Ordinario (FFO), in un anno, il disavanzo è stato ridotto del 73%. Uno dei riconoscimenti importanti conquistati dall’ateneo salernitano è stato infatti quello di essere tra i grandi atenei italiani ad aver avuto un maggior FFO, grazie ad una corretta distribuzione dei fondi sulla base di criteri che l’Unisa rispetta.
Due parole-chiave per l’Università degli Studi di Salerno su cui il Rettore ha insistito nel corso del suo discorso sono state queste: il merito e la ricerca. Senza entrambe, un’attenzione continua allo studente e alla qualità della ricerca, l’Unisa non può concepirsi.
Il Rettore ha definito i giovani studenti, che decidono di studiare nel campus salernitano, uno “straordinario patrimonio umano“, di cui va orgoglioso.
Anche il turnover è un dato a favore del campus salernitano; più alto del 64% e ben al di sopra della media nazionale.
L’analisi del Rettore, prima dell’intervista condotta da Sangiuliano ha svelato ciò che c’è dietro alla classifica del Sole 24 Ore, che ha messo sul podio l’Università di Salerno. Dietro c’è virtù e coerenza in ogni mossa. “Senza – chiarisce il Rettore – non avremmo avuto questa performance”.
Durante il discorso di Tommasetti, c’è stato spazio anche per le criticità e i punti da migliorare. Uno fra tutti riguarda le borse di studio. Nonostante tutto, “l’Università di Salerno – ci tiene a precisare il Rettore – nel bilancio investe dei soldi a sostegno dei ragazzi e delle famiglie che versano in condizioni di disagio“. Inoltre per gli studenti l’anno scorso non c’è stato nessun incremento alla contribuzione. Anzi, come ha affermato il Rettore, è stato fatto qualcosa di più: “Abbiamo dato 80 euro per i secondi iscritti all’università all’interno di una famiglia“.
L’impegno dell’Università è orientato a far aumentare i 5 milioni di euro per le borse di studio erogate.
Uno dei temi più cari al Rettore per la crescita del campus è quello dell’Erasmus perché – sono queste le parole di Tommasetti “un giovane che va in Erasmus quando torna non è più lo stesso per l’università, la famiglia e il territorio di appartenenza”. E ancora: “Se ci sono vocazioni a partire l’ateneo sosterrà questa vocazione“.
Una nota a sfavore del campus salernitano è la non internazionalizzazione dei corsi. Su questo, ha rassicurato il Rettore, si sta riflettendo per garantire almeno una parte dei corsi in inglese.
L’offerta dell’Università di Salerno, inoltre, punta molto all’obiettivo di diventare “un’università residenziale“. Con i nuovi progetti in fase di realizzazione, si punta ad assicurare circa 820 posti letto.
Non ci sono solo progetti nuovi, ma c’è anche attenzione alle infrastrutture esistenti con ristrutturazioni; 30, 7 milioni di euro saranno investiti nel 2015 per rendere più sicuro e più vivibile il campus.
L’anno 2014 è stato, inoltre, l’anno di cambiamenti radicali e conquiste; le facoltà sono diventate dipartimenti, l’agenda universitaria è stata digitalizzata e sono state assegnate 3 scuole di specializzazione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Questo e tanto altro è stato fatto nel 2014. Ad inaugurare il 2015, da domani, presso il campus di Fisciano e non quello di Baronissi, ci sarà UnisaOrienta: una vetrina importante per l’Università di Salerno.
Dopo un’attenta disamina dei dati e degli obiettivi raggiunti, la parola è passata al giornalista Sangiuliano. “Io dovrei trovare delle criticità ma non le riesco a trovare. Venendo qui e palpando con mano, ho ritrovato quell’eccellenza delle grandi università mondiali“.
Sangiuliano ha posto al Rettore la seguente domanda domanda: “Questa università si trova in un contesto sfavorevole. Mentre una parte del paese è già uscita dalla crisi, il Mezzogiorno d’Italia decresce peggio della Grecia. Questi risultati sono ancora più apprezzabili perché subiscono queste difficoltà. Qual è il rapporto con il territorio?”
Per il Rettore questa è la maggiore difficoltà. “Ci possono essere – spiega Tommasetti – due atteggiamenti: l’alibi o raddoppiare lo sforzo sviluppando il senso della comunità. L’Università di Salerno, da anni, si percepisce come una squadra anche quando ci sono le difficoltà. L’obiettivo comune è, infatti, quello di migliorare perché non si può mantenere tutto nello status quo.
Gennaro Sangiuliano, raccontando di Giulio Natta, premio Nobel per la chimica, e del nugolo di professori della Sapienza che riuscirono a lanciare il terzo satellite nello spazio con il progetto San Marco, ha chiesto: “Che cosa fa l’Università di Salerno per essere cinghia di trasmissione su questo fronte?”
L’università, secondo il Rettore, ha il compito di fare una ricerca e una formazione di qualità educando al rispetto dell’ambiente e delle strutture. “Qui abbiamo potenzialità enormi per poter immaginare che chi voglia investire possa trovare condizioni fertili, tenendo presente che la percezione che si ha è che l’impresa guarda con interesse alle università, mentre prima ci si rivolgeva altrove per prendere delle competenze”.
L’intervista di Gennaro Sangiuliano al Rettore ha sfiorato tematiche importanti quali il quasi analfabetismo di molti giovani provenienti dalle scuole superiori e l’internazionalizzazione dell’università con i programmi Erasmus.
Di fronte alle difficoltà e alle criticità, la parola d’ordine proveniente dal Rettore è stata questa: “Rimboccarsi le maniche e fare il possibile“.
Domani, 18 febbraio, dopo l’intervista di oggi che ha gettato luce sui risultati del 2014, può iniziare un nuovo anno ricco di traguardi e riconoscimenti con l’evento UnisaOrienta.
[ads2]