Il consigliere regionale Alberico Gambino ha chiesto un’audizione in Commissione Trasporti riguardo la gara per l’acquisizione del gruppo CSTP, avvenuta nel mese di maggio 2016, e nella sua nota integrale parla di tutte le irregolarità.
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Il consigliere regionale Alberico Gambino ha chiesto un’audizione in Commissione Trasporti riguardo la gara per l’acquisizione del gruppo CSTP avvenuta nel mese di maggio 2016.
Gambino, come riporta il giornale online “Agro 24”, punta il dito in primis contro la Regione Campania e gli aventi in causa, sia contro Busitalia che all’epoca, nonostante fosse indagata, si è assicurata, essendo l’unica offerta ammessa, la gara per l’acquisizione della compagnia CSTP e contro il gruppo AIR Spa, completamente posseduto dalla Regione Campania, che ha partecipato alla gara, ma con documentazione incompleta così da essere esclusa nella fase preliminare.
Alberico Gambino, con l’incarico di presidente del Gruppo Consiliare Regionale di Fratelli d’Italia, ha chiesto già in passato una specifica audizione innanzi alla Commissione Regionale Trasporti sulla vicenda CSTP. Egli ribadisce che in caso di esiti negativi delle trattative, l’alternativa a BUSITALIA esiste e si chiama AIR SPA, società pubblica interamente di proprietà della Regione Campania, cui potrebbe essere conferito anche CSTP così come è stato fatto in precedenza per EAV Spa.
Infine Gambino nella sua nota si rivolge anche al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca affinché faccia sentire la sua voce e faccia chiarezza su tale situazione.
Di seguito la nota integrale
“Quando nel Maggio 2016 Busitalia si è aggiudicata, unica offerta ammessa, la gara per l’acquisizione del CSTP è sembrato strano che nessuno degli aventi causa, Regione Campania in primis, abbia ritenuto di approfondire né il fatto che una società pubblica interamente posseduta dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – e che quindi gode di vantaggi e fatturato derivante dall’house providing – potesse concorrere per tale acquisizione, né che AIR Spa – interamente posseduta dalla Regione Campania – avesse partecipato alla gara ma con documentazione incompleta tanto da essere esclusa nella fase preliminare, né e soprattutto che Busitalia (capitale sociale 31 MLN di euro) fosse,da un lato, indagata – per quanto si legge dalla Relazione Societaria al Bilancio 2015 presentata un mese prima dell’aggiudica salernitana – dalla Procura della Repubblica di Perugia per i reati di falsità ideologica e di truffa aggravata per l’erogazione di contributi pubblici e,dall’altro,sottoposta ad accertamenti da parte dall’Agenzia delle Entrate per oltre 20 MLN di euro per IRAP e contributi previdenziali ed assistenziali anno 2013 non versati.
Ed è altrettanto strano che si siano sprecate attenzioni ed affermazioni, finanche da rappresentanti istituzionali dell’Ente Regione che deve volturare le concessioni,finalizzate a descrivere BUSITALIA come un colosso del Settore dimenticando,però, di dire che il futuro di questa giovanissima società – improvvisamente cresciuta dal Febbraio 2014 – è fortemente condizionato, come attestano i Revisori dei conti societari che parlano addirittura di pericolo per la continuità aziendale, dall’esito favorevole del contenzioso amministrativo che il consorzio MOBIT, di cui fa parte BUSITALIA, ha proposto contro l’aggiudica del servizio di trasporto a bacino Unico regionale che la Regione Toscana ha aggiudicato, il 16 Marzo 2016, alla Società Autolinee Toscane Spa classificatasi prima di BUSITALIA a seguito di gara con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Insomma “non è tutto oro quello che luccica” e che ci si trovasse di fronte ad un “normalissimo imprenditore del Settore dei trasporti su gomma”, per il quale i prossimi mesi ci diranno se – come si racconta – si è intenzionati ad attribuirgli la gestione della Metropolitana di Salerno e dei trasporti su gomma dell’intero bacino regionale Campano magari attraverso l’incorporazione di AIR Spa che di fatto ora lo gestisce fatta eccezione per Salerno e Caserta, lo stanno provando ora, ed ancora una volta, i lavoratori di CSTP sulla propria pelle ai quali anziché fornire sostegno e supporto per le loro giuste e legittime richieste, fondate sul diritto di vedersi riconosciuti maturato economico e professionalità conseguite in duri anni di lavoro ed impegno anche in periodi bui nei quali da soli hanno mantenuto in piedi un’azienda storica, si prospettano invece “ assenza di soluzioni alternative a BUSITALIA” e un possibile “fallimento definitivo di CSTP” se gli stessi non accettano le condizioni contrattuali – oggettivamente vessatorie – imposte dal nuovo acquirente.
Il Gruppo Consiliare Regionale di FDI ritiene che la trattativa sindacale in atto, propedeutica e indispensabile per la stipula del contratto di acquisizione, deve essere condotta e svolta esclusivamente dai lavoratori e dalle OO.SS. – scevri da interventi esterni e condizionamenti aliunde – essendo consapevoli TUTTI che i diritti dei lavoratori vanno rispettati e garantiti e che la Regione Campania non è in attesa di NUOVI MESSIA e/o solo paventati BENEFATTORI ma pretende e richiede società imprenditoriali serie, equilibrate ed economicamente adeguate soprattutto quando ad esse devono essere affidate concessioni che garantiscono, in termini di contributi pubblici sicuri, centinaia di milioni di euro annui.
In tal senso il Gruppo Consiliare Regionale di FDI, che sulla vicenda CSTP ha già chiesto una specifica audizione innanzi alla Commissione Regionale Trasporti, ribadisce – come già affermato ad Aprile 2016 – che le parti in causa devono proseguire – senza affanno e senza condizionamenti – le trattative in corso finalizzate a tutelare i propri interessi ed a raggiungere coscienti accordi sindacali propedeutici al via libera alla sottoscrizione del contratto, ma essendo tutti consapevoli che – in caso di esiti negativi – l’alternativa a BUSITALIA esiste e si chiama AIR SPA, società pubblica interamente partecipata dalla Regione Campania, cui potrebbe essere conferito anche CSTP così come è stato fatto per EAV Spa.
In tal senso il governatore mediatico De Luca è invitato a far sentire la Sua voce stranamente silente su questo argomento”.
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