Gambardella, Preside di Architettura della SUN, è stato accusato di aver fatto finanziare un falso progetto, con lo scopo di creare un inventario delle terre e dei beni civici della regione Molise
[ads2]Notizia shock: Carmine Gambardella, Preside della Facoltà di Architettura della SUN, è stato accusato di aver fatto finanziare un progetto “patacca”. Gambardella, personalità di un certo calibro all’interno della Seconda Università degli Studi di Napoli, a sua volta professore titolare della cattedra di Disegno, nonché Preside della facoltà di Architettura di Aversa, sembra aver commesso un errore imperdonabile. Aspra sentenza quella della I sezione giurisdizionale centrale d’Appello, con cui la Corte dei Conti ha confermato un maxi risarcimento di circa 522.000 euro. La medesima Corte ha stabilito che uno dei tanti progetti universitari proposti da Gambardella, conferito con la delibera della Giunta Comunale del Molise, che mirava a mappare l’intero territorio regionale, era del tutto inutile, considerato che gran parte del materiale richiesto dal Preside era già disponibile pubblicamente.
Dunque, il suo progetto, rispettivamente di 770.000 euro, si sarebbe unicamente ridotto ad una semplice e superflua catalogazione di documenti. In seguito all’udienza che si è tenuta il 22 febbraio 2013, il Procuratore regionale della Corte dei Conti ha citato in giudizio Carmine Gambardella e Lorenzo Ortis, rispettivamente il primo Preside del Dipartimento universitario di cultura del progetto della facoltà di Architettura della SUN e il secondo Dirigente Generale della regione Molise, in quanto ritenuti responsabili di un danno arrecato alle finanze regionali. Quest’ultimo era scaturito da un illecito incarico, stipulato dal dott. Ortis e conferito al Dipartimento universitario, con lo scopo di “creare un inventario informatizzato delle terre collettive e dei beni civici, per dati e cartografie, dell’intero territorio regionale della regione Molise”.
Il suddetto incarico era stato conferito con delibera della Giunta regionale del Molise, n.1031, del 23 luglio 2004. In seguito alla segnalazione della Guardia di Finanza, grazie alle successive indagini dei Carabinieri e del Corpo Forestale, si è giunti alla constatazione che si trattasse di una mera catalogazione di dati e documenti già facilmente reperibile, senza alcuna esigenza di un contributo scientifico esterno.