Ieri mattina il consigliere Marco Galdi ha tenuto una conferenza stampa sui 100 giorni dell’Amministrazione Servalli. Per l’avvocato sono tutti “bocciati”

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Marco Galdi, consigliere di opposizione, ieri mattina, durante la conferenza stampa presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città, ha analizzato i primi 100 giorni dell’Amministrazione Servalli, dividendo in 3 capitoli la sua “arringa”: “Cava città che dorme”, “Cava città ordinaria” e “Cava città che frena”.

Secondo l’avvocato, se quel che abbiamo visto in questi primi 100 giorni è la tanto acclamata Svolta Buona, allora siamo dopo la frutta, addirittura dopo il dessert.

Dall’alto della cattedra, il prof. Galdi, ha spiegato nel dettaglio perché questa nuova era Servalli, secondo lui, non convince: «Ci sono una serie di problemi sul tappeto rispetto ai quali non vediamo nessuna grinta, nessuna manifesta capacità di soluzione. I problemi possono anche non affrontarsi, decidendo di mettere la testa sotto la sabbia, ma restano comunque lì, anzi, col passare del tempo, si ingigantiscono. Mi riferisco ai temi importanti come l’abusivismo, la tutela dell’ospedale, l’accordo con la Maccaferri sulla manifattura tabacchi e tanti altri. Insomma, quest’Amministrazione dorme. C’è un vento soporifero che spira fortemente in queste stanze e non solo qui, anche in città: in altri tempi, per sciocchezze, ci sarebbero state sollevazioni popolari, oggi qui non si muove nulla e tutti dormono». E conclude: «In questa città ordinaria c’è anche il tentativo di vendere cose che sono il frutto del lavoro della precedente Amministrazione. Cava sta diventando una città che frena, perché non sta mettendo nulla di concreto in cantiere per il futuro».

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