Gaiano Music Festival, prima edizione della kermess dedicata alla musica d’autore del Comune di Fisciano; i protagonisti e la fotogallery di ZerOttoNove
Si è tenuta, lo scorso 30 maggio, a Gaiano di Fisciano, la prima edizione del Gaiano Music Festival, una kermesse, organizzata dal Circolo Culturale Gerardo Pecoraro.
L’associazione, guidata dal presidente Giuseppe Ruggiero, ha voluto dar vita ad una serata all’insegna del sano divertimento dedicata alla buona musica d’autore.
Teatro dell’evento il giardino adiacente Piazza Antonio Negri, che ha ospitato sul suo palco le voci dei cantautori emergenti: Francesco Pignalosa, Martino Adriani ed Emilio Gallo & il Complesso.
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Noi di ZerOttoNove abbiamo voluto conoscere da vicino i protagonisti della serata.
Primo a esibirsi e primo a rispondere alle nostre domande Francesco Pignalosa, artista della provincia di Taranto che, nel 2013, debutta nel mondo della discografia con il suo primo EP “Scusate il Ritardo”, da cui estrae il singolo “Oronzo Sbronzo”.
Questa sera ti esibisci a Gaiano, quale impressione hai avuto di questa piccola realtà del Comune di Fisciano?
«Ho avuto un’impressione veramente molto positiva, conoscevo già Gaiano, soprattutto per la vicinanza con l’Università di Salerno, ma credo sia la prima volta che ci siano iniziative del genere per i giovani, a mio parere i paesini come Gaiano devono vivere per i giovani e costruire qualcosa per loro. Sono sicuro che con il tempo, questo Festival crescerà e diventerà un appuntamento fisso per la musica del territorio di Fisciano».
Quali sono, naturalmente se ci sono, i modelli a cui t’ispiri per comporre la tua musica ?
Io devo praticamente tutto al mondo del cantautorato: sono un amante sia di Gaber che di Rino Gaetano che di Capossela, quello che porto sul palco è un po’ un miscuglio, non dimentichiamo che in passato mi sono anche dedicato alla musica popolare.
Ami definirti cantastorie piuttosto che cantautore o cantante, questo riguarda soprattutto il tuo approccio con il pubblico?
Sì, perché io cerco di spiegare tutto al pubblico, di portarlo con me, quasi per mano, di renderlo partecipe delle mie emozioni. Per me il dialogo con il pubblico è parte fondamentale dello spettacolo.
Secondo artista a esibirsi il salernitano Martino Adriani, noto al pubblico per aver inaugurato i concerti dei Modena City Ramblers durante l’edizione 2012 del Meeting del Mare; il giovane cantautore è rimasto favorevolmente colpito dall’area attrezzata che ha ospitato il concerto, arrivando a paragonarla a una nuova piccola Woodstock:
«Mi è piaciuta molto la location, è spettacolare; la location perfetta per un concerto, sembra una piccola Woodstock. Abito nel Cilento, quindi il mio paesino è simile a questo, è bello vedere che le cose possono nascere anche in piccoli centri e magari chissà, questo è solo un primo punto di partenza per crescere».
Quali artisti della musica italiana o anche internazionale ti fanno da guida nella composizione dei tuoi brani?
«La mia musica s’ispira da sempre ai mostri sacri del cantautorato italiano su tutti: Giorgio Gaber, Rino Gaetano e Lucio Dalla. In passato ho amato anche altri generi musicali, vengo da un’adolescenza molto rock, negli anni ho ascoltato Marlene Kuntz , CCCP e Afterhours».
Questa sera ci hai presentato un ventaglio di stili, di dinamiche diverse, spaziando dalle dolci canzoni d’amore ai ritmi più vivaci e coinvolgenti; qual è lo stile che ti rappresenta maggiormente?
«In realtà, mi sento molto a mio agio quando sono in veste più intima, più introversa, tuttavia vedo che il pubblico risponde meglio quando mi lascio andare a ritmi divertenti, spensierati e “macchiettosi” . Cerco di rispondere sia alle esigenze del pubblico sia alle miei emozioni, ma preferisco le canzoni che rispecchiano maggiormente il mio io interiore».
Musica e ironia muovono le performance di Emilio Gallo & il Complesso; il cantautore pugliese, che ha debuttato con il singolo “Voglio anch’io fare il Rock and Roll”, il cui simpatico video “impazza” sul web, è stato l’ultimo artista, insieme al suo complesso, a scaldare il pubblico del Gaiano Music Festival.
Qual è l’importanza che attribuisci all’ironia espressa attraverso la musica e quanto è importante per veicolare i tuoi messaggi?
«Ho scoperto col tempo l’importanza dell’ironia, perché l’importanza dell’ironia non risiede esclusivamente nella capacità di veicolare un messaggio, ma è soprattutto un modo per esorcizzare i momenti di difficoltà e di dolore. Anche se non sembra, sono una persona molto sensibile, che si commuove abbastanza facilmente, allora per esorcizzare momenti tristi, negativi, non solo personali, ma anche condivisibili con gli altri, come l’Italia che non va, i problemi dei giovani, della politica, le difficoltà del nostro Paese, io ho bisogno dell’ironia; potrebbe sembrare un limite, ma se non rido non vado avanti».
C’è un “mito” a cui ti ispiri per comporre la tua musica e preparare le tue performance?
«In verità sono contrario ad avere dei miti. Sono cresciuto con i classici del Rock and Roll, per questo ho proposto la canzone “Voglio anch’io fare il Rock and Roll”, anche perché penso che se non sia vero ciò che racconti nei tuoi brani il tuo pubblico lo capisce. Come mito, se proprio dovessi fare qualche nome, farei nomi dei miti del rock come i Pink Floyd, i Deep Purple, e soprattutto il più grande gruppo della musica di tutti i tempi: i Beatles. Se dovessi fare qualche nome italiano, direi Iannacci, che per me è davvero un maestro e che, a mio avviso, deve essere “scoperto” sempre di più. Comunque, come dicevo, non credo molto nell’avere dei miti, non perché non ce ne siano, ma perché, anche solo nominare artisti di questo calibro, mi sembra troppo per me».
Francesco Pignalosa, Martino Adriani ed Emilio Gallo & il Complesso hanno salutato il pubblico del Gaiano Music Festival esibendosi insieme sul palco e dando appuntamento al prossimo anno.