La Commissione Consiliare, attraverso una lettera indirizzata al Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, chiede il ripristino dei tradizionali fuochi di San Matteo: “Non vi è Patrono in Italia che non riceva questo omaggio civile”
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Una mortificazione: è così che la Commissione Consiliare definisce la scelta di rinunciare ai tradizionali fuochi di San Matteo, che ha scatenato il malcontento di buona parte della popolazione salernitana. Attraverso una lettera inviata al sindaco Vincenzo Napoli arriva la richiesta di ripristinare le vecchie tradizioni.
“La scelta di rinunciare ai fuochi di San Matteo 2016 non è piaciuta alla maggior parte della popolazione. Tale valutazione, in favore di quella sobrietà e di quella ricercata essenzialità con cui si è inteso celebrare il Santo Patrono della città, non ha soddisfatto il “popolo” che, già da qualche giorno, sta chiedendo insistentemente di non far venire meno la tradizione dei fuochi alla mezzanotte del 21 settembre”.
“San Matteo, da sempre, ha avuto i fuochi di artificio. Non vi è Patrono in Italia che non riceva l’omaggio civile dei fuochi: solo a Salerno – scrivono i due Consiglieri – dove ogni anno si spendono milioni di euro per le Luci d’Artista e per altre manifestazioni passando per i fuochi di Capodanno con la partecipazione di costosissimi cantanti, avviene questa mortificazione”.
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