Si è aperta il 20 marzo, presso le scuderie del Quirinale di Roma, una mostra dedicata all’intera carriera di Frida Khalo, una strepitosa artista, simbolo della cultura messicana del Novecento

Fino al prossimo 31 agosto avremo la possibilità di ammirare i capolavori assoluti dei principali nuclei collezionistici, raccolte pubbliche e private, provenienti da Messico, Europa e Stati Uniti, della rebelde Frida, tra cui il famosissimo Autoritratto con collana di spine e colibrì del 1940, per la prima volta esposto in Italia.

Nata a Coyoacán, una delegazione di  Città del Messico, il 6 luglio del 1907, figlia di Guillermo Kahlo, un fotografo tedesco e Matilde Calderón y González, una benestante messicana . Frida fu una pittrice dalla vita travagliata. Sosteneva di essere nata nel 1910, poiché si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana scoppiata in quell’anno e del Messico moderno.

Un evento terribile, all’età di 18 anni, cambiò drasticamente la sua vita e la gettò in una profonda solitudine che ebbe l’arte come unica finestra sul mondo. 

Ma  i suoi dipinti non sono solamente lo specchio della sua vicenda biografica. La sua pittura si fonde con la storia e il mondo a lei contemporaneo, riflette le trasformazioni sociali e culturali che avevano portato alla Rivoluzione e che ad essa seguirono.

La mostra “Frida Kahlo”, che indaga la pittrice nel suo rapporto con i movimenti artistici dell’epoca, dal Modernismo messicano al Surrealismo internazionale, fa parte di un progetto più ampio promosso da Roma Capitale unitamente alla città di Genova, che proseguirà, con un’altra mostra, che si terrà a Palazzo ducale di quest’ultima città, con titolo di Frida Kahlo e Diego Rivera, dal 20 settembre 2014 al 15 febbraio 2015, analizzando l’universo privato di Frida, un universo di grande sofferenza, al centro del quale ci sarà sempre il marito Diego Rivera, in un tormentoso rapporto d’amore  che ha senza dubbio segnato anche la sua arte.