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Fratture: il romanzo di Massimiliano Nuzzolo

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Fratture: il romanzo di Massimiliano Nuzzolo

Writer ZON – Con il romanzo Fratture, dalla voce all’anima, passando per il corpo, si ricompone la vita di Elisa e Thomas

FrattureFratture è il romanzo di Massimiliano Nuzzolo edito da Italic PeQuod (puoi ordinarlo cliccando qui).

Abbiamo letto Fratture e ci è piaciuto perché riesce a far sentire la frattura che caratterizza l’esistenza umana attraverso la storia d’amore di Elisa e Thomas. Invisibile agli occhi, la frattura di Thomas è percepibile solo da chi ha un animo sensibile, cioè da Elisa.

La citazione di Albert Camus “Ogni individuo finisco sempre per coglierlo nella sua essenza. Basta non avere fretta, e viene sempre un momento in cui sento la frattura” indica il ritmo lento di un percorso narrativo che ricostruisce le tante tipologie di fratture (esistenziali, comunicative, emotive, etc.).

Il romanzo è incentrato su Thomas, un giovane che ha perso la memoria in seguito a un incidente automobilistico, ed Elisa, descritta come “una piccola aliena, con i suoi messaggi e le sue ricerche assurde, quelle sue domande morbosamente bisognose di risposte“. L’incontro dei due avviene perché Thomas decide di rispondere a questo messaggio, lasciato dalla ragazza in un bar:

CERCO DISPERATAMENTE UNA PERSONA CHE ABBIA ANCORA L’ANIMA E CHE POSSA PRESTARMELA. NE AVRÒ CURA. È UNA COSA SERIA.

FrattureTra i due si instaura un rapporto telefonico:  Thomas si raffigura il corpo della ragazza secondo il suono della voce ed Elisa, affascinata da quella maschile, crede che la voce sia “l’immagine dell’anima“.

Le vite dei due si ricostruiscono attraverso il telefono, mentre sullo sfondo si svolgono le storie delle loro famiglie, da cui Thomas ed Elisa si percepiscono troppo lontani; mentre lui, avendo perso la memoria, considera dei perfetti sconosciuti madre, padre, sorella e fidanzata, lei, allontanata da casa per la sua stravaganza, evita di tornare a casa restando a Roma, la città in cui studia.

Il romanzo, affrontando tematiche esistenziali importanti con rimandi alla musica e alla fotografia, taglia il filo pesante del passato a cui spesso si è legati, coniugando al presente il destino di Elisa e Thomas. Prima di cominciare a raccontare la storia dall’inizio, le parole di Thomas, che invitano il lettore a vivere hic et nunc, sono queste: “L’importante, credo, è che siamo qui. Io e lei“.

Noi di Zerottonove abbiamo intervistato Massimiliano Nuzzolo che, con Jost, si occupa di scrittura, musica e video.

L’esordio dell’autore è stato nel 2004 con il romanzo L’ultimo disco dei Cure, oltre alla partecipazione a un libro corale (I Nuovi Sentimenti), alla cura di due antologie di racconti (Mestre per le strade e La musica è il mio radar) e ad una raccolta di poesie (Tre metri sotto terra).

Gli abbiamo chiesto com’è nata l’idea di scrivere questo suo “piccolo romanzo esistenziale“, ecco la sua risposta:

Fratture“Sono un appassionato fin da bambino di Albert Camus. Quando mi sono trasferito a Palermo vivevo una sorta di estraneità alla vita della città e, tra le mille cose, ricordo di aver letto un articolo su Nolan Bushnell, che dai suoi grandi successi con Atari, un giorno decise di cambiare radicalmente vita. Ho iniziato a pensare ad un personaggio che dovesse ricostruirsi, trovare un nuovo posto nella società e reclamare la sua nuova identità”.

Alla nostra domanda “L’amore può essere ricomposizione di due fratture?“, Massimiliano risponde: “L’amore può essere lo stimolo, la forza che spinge a ricomporre le fratture. In una relazione sentimentale (e non solo) si può giungere ad una sintesi che tenda a qualcosa di nuovo. Il passato è generalmente da dimenticare!”

La frattura più grande nella vita di una persona è – per Massimiliano –  la fine dell’esistenza, ma ce ne sono tantissime secondo l’età, le esperienze e i momenti storici. “Di questi tempi nel nostro paese perdere il lavoro si sta rivelando una frattura sempre più devastante per moltissime persone”.

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La musica, definita una “Forma d’arte sublime“, è molto presente in Fratture: “In alcune occasioni – sono le parole di Massimiliano – la musica, o ciò che ci sta intorno, è un elemento di costruzione delle scene, anche se non è necessario riconoscere il riferimento per godersi il romanzo“.

FrattureSoffermandoci sull’assenza di un unico punto di vista narrativo in Fratture, l’autore ci dice che “Se in una fase iniziale la compresenza di punti di vista narrativi diversi rende più difficile la lettura del romanzo, una volta conosciuti i personaggi che reggono la storia, diventa un invito a scoprirli sempre più. Il lettore può, inoltre, raffrontarsi con i personaggi ed eventualmente operare un’analisi su se stesso, andando a scavare nel proprio subconscio e a confrontarsi con le proprie fratture“.

Se al posto del telefono, infine, ci fossero altri mezzi di comunicazione, “Il romanzo – come ci conferma l’autore – funzionerebbe ma si tratterebbe di una storia diversa”.

Consigliandovi la lettura di Fratture, vi lasciamo con una citazione di Johann W. Goethe, a cui l’autore affida il ruolo di premessa alla lettura del romanzo:

“Desiderate condurre una vita nobile? Allora non guardatevi mai alle spalle, verso il passato, e anche se qualcosa è perso e se ne sta andando, agite sempre come se foste appena nati.”