Ripristino dell’Unità Periferica Anagrafe e Stato Civile del quartiere di Fratte: la Casa del Popolo indice la prima assemblea popolare in città
Prosegue l’azione intrapresa dalla Casa del Popolo di Salerno per il ripristino dell’Unità Periferica Anagrafe e Stato Civile del quartiere di Fratte, chiusa dal 29 maggio scorso. E’ stata infatti protocollata al Comune questa mattina la petizione per la riapertura degli uffici comunali, fino ad ora sottoscritta da oltre 300 cittadini. Dovevano essere riaperti al pubblico il 28 giugno, ma ad oltre tre mesi di distanza nulla è cambiato. La chiusura temporanea era stata giustificata dall’ente con la motivazione di problemi tecnici, come comunicato sul sito ufficiale del comune di Salerno. Intanto il disservizio colpisce circa 2.500 utenti, di cui circa 1500 residenti a Fratte e i restanti a Cappelle e Matierno.
“Potere al Popolo ha iniziato in tutta Italia e anche a Salerno un percorso nuovo nel modo di fare politica – spiega Daniele Procida militante della Casa del Popolo di Salerno e responsabile del progetto – noi poniamo al centro il protagonismo delle persone restituendo alla cittadinanza luoghi di democrazia entro i quali esprimere i propri sogni e bisogni. Per questo abbiamo indetto la prima assemblea pubblica che terremo il prossimo 13 settembre alle ore 19 presso la villa comunale di Fratte, allo scopo di informare i residenti sull’evoluzione dei fatti che riguardano la chiusura degli uffici comunali nel quartiere e per provare a discutere collettivamente anche delle altre problematiche. La chiusura degli uffici a Fratte, Mariconda e Via Nizza del comune di Salerno – prosegue – ha creato numerosi disservizi che ricadono su chi vive le periferie sempre più abbandonate a loro stesse, lasciate al degrado e considerate alla stregua di bacini di voti da dimenticare al di fuori dei momenti elettorali. Crediamo che la politica sia tutt’altra cosa e lavoreremo per trasferire una nuova visione”.
Solo chi vive ogni giorno i quartieri di Salerno può comprenderne e determinarne il destino, rimettere in discussione le scelte politiche di intere aree della città. Dove è mancata la partecipazione popolare sono state fatte scelte urbanistiche a dir poco discutibili, dalla speculazione alla cementificazione selvaggia. La partecipazione attiva dei cittadini salernitani vede nei corsi e negli sportelli gratuiti attivi presso la Casa del Popolo e nella raccolta firme di Fratte solo un primo passo verso un futuro che viva di forme di potere popolare che mettano al centro dell’agenda politica cittadina gli interessi della grande maggioranza degli abitanti della città.