Una pattuglia della Guardia di Finanza di Vallo della Lucania ha sanzionato un socio di un frantoio oleario per irregolare spargimento di acque di vegetazione
[ads1] Frantoio oleario di Moio nel mirino della Guardia di Finanza: si riapre così il problema delle acque di vegetazione. Nel corso di un servizio d’istituto in materia di controllo economico del territorio e di polizia ambientale, una pattuglia della Tenenza della Guardia di Finanza di Vallo della Lucania, in località “S. Nicola” di Moio della Civitella (SA), accertava un irregolarità.
Il socio di un locale frantoio oleario, pur avendo effettuato regolare comunicazione per l’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione al Sindaco, procedeva, in un terreno di proprietà, allo spandimento delle acque di vegetazione provenienti dall’opificio, in modo tecnicamente non corretto, ovvero non distribuiva uniformemente il carico idraulico sull’intera superficie, provocando evidenti pozze di ristagno delle acque e fenomeni di ruscellamento delle stesse.
A seguito di tale controllo, le Fiamme Gialle vallesi hanno pertanto comminato, al soggetto trovato intento allo spargimento ed all’impresa olearia di cui lo stesso è risultato essere socio, le sanzioni amministrative previste e punite dalla Legge n. 574/1996 recante “nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi dei frantoi oleari”.
Molteplici sono stati i controlli finalizzati alla prevenzione e la repressione di illeciti in materia ambientale compiuti dai militari della Guardia di Finanza nell’ultimo periodo, taluni anche con l’assistenza del personale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale di Salerno.
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