In piena emergenza Covid-19, la Fp Cgil Salerno propone a Ruggi e Asl di attivare convenzioni con alberghi e B&B per dare alloggio al personale sanitario, evitando catena di contagi
Sono 6.500 gli operatori sanitari che, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono risultati positivi, ad oggi, al Covid-19. Hanno un’età media di 49 anni, molto inferiore a quella della popolazione generale infettata, che è di 62 anni. Negli ultimi giorni molti operatori sanitari, sottoposti a turni massacranti, stanno chiedendo alloggi temporanei per rimanere vicini agli ospedali e per evitare che le famiglie, mogli, mariti, figli, genitori anziani possano entrare in contatto col virus. “Un sacrificio meritorio, una scelta responsabile – commenta la Fp Cgil Salerno – , che deve essere riconosciuta attraverso misure concrete.”
Per questo il sindacato raccoglie l’appello dei lavoratori e lancia una proposta alle Aziende ospedaliere e sanitarie della provincia: attivare convenzioni con alberghi o singole attività ricettive ubicate nei pressi degli ospedali, offrendo così una sistemazione alle lavoratrici e ai lavoratori della sanità, altrimenti costretti a rientrare quotidianamente a casa, con il rischio per la salute dei propri familiari, e dando anche respiro alle tante attività alberghiere e ricettive ferme in questo periodo.
“Una soluzione – afferma il segretario generale Fp Cgil Salerno, Antonio Capezzuto – che potrebbe essere prevista anche per i neoassunti. Molti, rispondendo alle chiamate in graduatoria, trovano difficoltà oggettive a trovare un domicilio o un alloggio nei pressi degli ospedali portandoli anche a rinunciare all’incarico. Consentiamo a medici, infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari di tutelare i propri cari – conclude il segretario generale Fp Cgil Salerno – evitando loro spostamenti che potrebbero trasformarsi in veicolo di contagio”.