“F’Orme – Nel segno del fare” è l’esposizione allestita nello Spazio ZeroUndici e curata da Franco Cipriano e Carlo Mosca, una mostra che è anche un segno del cammino creativo dei ragazzi del Liceo Artistico Giorgio de Chirico di Torre Annunziata
[ads2] Inserita nel ciclo di eventi Percorsi contemporanei, “F’Orme – Nel segno del fare“ inaugura l’anno di mostre organizzate al Liceo Artistico G. de Chirico di Torre Annunziata nello Spazio ZeroUndici. L’esposizione è stata inserita nel più grande progetto di manifestazioni dal titolo “In cammino per l’Europa”, organizzato da Giovani per Fare, narrando come i giovani vivono il territorio in cui abitano in relazione alla più estesa realtà europea. La mostra presenta una serie di opere realizzate dagli alunni del Laboratorio di Architettura e ambiente Design nell’anno 2013, nello specifico delle classi terze D e C, quarta e quinta B. L’allestimento, curato da Franco Cipriano insieme agli studenti della classe quarta D, punta a un coinvolgimento sensoriale unitario più che alla meditazione dei singoli oggetti, tramite l’accostamento di quest’ultimi con due proiezioni video curate da Carlo Mosca. Come scrive lo stesso professore Cipriano, artista e teorico dell’arte, che ha seguito i lavori: «Nel laboratorio dell’arte progettuale le individualità vivono nel legame con l’operare collettivo, ogni idea diviene parte di un racconto di segni, forme, immagini, spazi. Le singolarità espressive si coniugano e dialogano già nel tempo dell’ideazione e della realizzazione».
Gli studenti hanno esaminato e reinterpretato lo stile di una serie di artisti contemporanei, rielaborando con un tocco di design delle forme in legno per scarpe. Il risultato è una variopinta sfilata di forme, o, come appunto lascia intendere il titolo della mostra, “orme” lasciate dai ragazzi a simboleggiare il loro cammino di crescita creativa. Nel breve scritto che accompagna la mostra, il prof. Cipriano sottolinea come «Nel racconto policromo delle “f’orme del cammino” – frammenti rielaborati delle storiche immaginazioni dell’arte moderno-contemporanea – si articolano le trame segniche che nella dimensione psichica degli studenti hanno trovato eco e rivelazione artistica». Un’eco che riverbera tra le pareti dell’ex Istituto d’arte, oggi Liceo artistico, dove da anni i ragazzi arricchiscono le pareti e gli spazi della scuola con opere pensate e ispirate all’estro artistico dei grandi maestri. Un altro progetto che va in questa direzione è quello che prevede il rinnovo dei vecchi murales che erano stati realizzati sulle mura perimetrali della scuola e che ritrovano così linfa vitale tra le mani degli aspiranti artisti di oggi.
Un altro gruppo di opere in mostra sono dei modellini architettonici il cui profilo, un vero e proprio skyline futuristico, si proietta sulla parete alle spalle in una visione quasi apocalittica. Le immagini che scorrono sugli edifici e in parte sulla parete sono delle scene tratte dal Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Come scrive il prof. Cipriano: «Negli spazi bianchi e nelle forme di una irregolare modellistica tipologica, le torri – fari, campanili, fortezze… – le case, le piazze, gli edifici, i monumenti compongono la tensione plastica della memoria controversa. Di questa visione spaziale non è evidente il tempo. Ogni identità formale oscilla sulla soglia dell’intemporalità. L’estensione del bianco astrae le strutture, revocandole in trascendenze mentali. L’installazione sembra dunque oltrepassare la sua stessa consistenza materiale, iscrivendosi nella dimensione cangiante e incorporea della fantasia. Un altrove che diventa schermo del presente, nel ritmo delle video-immagini, orme elettroniche che inseguono anche esse un senso, un tempo, una possibilità. È storia di Europa». L’effetto finale è una città mistica che si erge in tutta la sua complessità, più che una Gerusalemme Celeste, una Babele d’intrecci linguistici che rappresenta un po’ questa realtà sempre più globalizzata.
Il ciclo di eventi per l’anno 2014/2015 prevede dal prossimo 20 novembre la mostra di Pier Paolo Patti, “Skèpsis – Alterazioni del tempo”, in collaborazione con il collettivo Di.St.Urb e l’Associazione Artlante; dal 15 gennaio 2015 sarà presentata “Iconologie – Paradossi occidentali”, prima mostra di Valerio Sarnataro, realizzata in collaborazione con Artlante. Per aggiornamenti sugli altri appuntamenti consultare la pagina facebook di Spazio ZeroUndici.
“F’Orme – Nel segno del fare” sarà visitabile fino al 31 ottobre, dalle ore 10.30 alle 14.00.
(Immagine in evidenza a cura di Spazio ZeroUndici, fotografie di Maria Scotto di Vettimo)