FORMARE FUTURO: nasce un nuovo centro di ricerca e formazione come punto di riferimento nel territorio salernitano
Investire sulla formazione per gettare solide basi su cui poggiare il proprio futuro: è con questo chiaro obiettivo che nasce Formare Futuro. Il nome deriva dalla volontà di riprendere ad investire tempo e risorse sulla formazione, aspetto fondamentale nella crescita cultura e professionale di ciascuno.
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Formare Futuro nasce come “Centro di ricerca e formazione” e mira a diventare un punto di riferimento nel panorama salernitano ma non solo.
«Vogliamo provare a costruire un grande propulsore di saperi e un punto di riferimento per l’innovazione e lo sviluppo di quest’area – dichiara Nicola Oddati, promotore dell’iniziativa e play maker del progetto – che presenta già aspetti di dinamismo accanto a dati di crisi e di arretratezza. La nostra idea è quella, attraverso la trasmissione della conoscenza, di provare a contribuire ad una nuova narrazione di questo territorio».
Un’idea condivisa dalla famiglia Vitolo che, insieme a Nicola Oddati, rappresenta il cuore pulsante di Formare Futuro: «Il nostro obiettivo – dice Elisa Vitolo – è quello di offrire a tanti giovani la chiave giusta per aprire la porta che affaccia sul mondo del lavoro. Vogliamo farlo in un territorio come il nostro che, seppure tra mille difficoltà, riesce a tirar fuori eccellenze che rappresentano un vanto anche al di fuori dei confini nazionali. L’idea di ospitare il progetto presso le nostre strutture, del Centro congressi San Luca, non può che rappresentare un ulteriore motivo d’orgoglio».
In linea con quella che è la propria missione, Formare Futuro vuol inaugurare le proprie attività col seminario “La formazione: un buco nero o una necessità per il Sud?”. L’incontro si terrà lunedì 3 novembre, a partire dalle ore 11.30, presso il Centro congressi San Luca. Il seminario rappresenterà l’occasione per riflettere sull’effettiva utilità della formazione nel Sud Italia in funzione di un futuro ingresso nel mondo del lavoro.
I dati forniti dall’Istat parlano di un tasso di disoccupazione giovanile (fascia di età tra i 15 e 24 anni) del 44,2%, aggiornato al mese di agosto di quest’anno (dal calcolo sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, ad esempio perché impegnati negli studi). Un dato statistico a dir poco allarmante, che sta continuando a crescere in maniera repentina. Basti pensare che nello stesso periodo del 2013 i dati Istat indicavano un tasso di disoccupazione del 40,6% in riferimento alla suddetta fascia d’età. In dodici mesi, dunque, sono aumentati 3,6% i giovani tra i 15 e i 24 anni che non hanno un impiego.
Inoltre, rispetto alla media nazionale, la Campania riesce a fare ancora peggio con un tasso di disoccupazione giovanile che arriva al 51,7% nell’anno 2013. In sostanza, nella nostra regione un ragazzo su due è attualmente senza impiego. In riferimento alla sola provincia di Salerno, per l’anno 2013, i disoccupati tra i 15 e i 24 anni raggiungevano il 52,9% del totale (dato che scende al 40,2% per la fascia 15-29 anni e al 39,7% per la fascia 18-29 anni).
Ripartire da una formazione solida può rappresentare, dunque, la base da cui ripartire. Investire nella cultura per guardare con speranza ed ottimismo al futuro. Saranno questi i temi trattati durante il seminario; e non mancheranno le motivazioni che spingono alla nascita di un centro di ricerca dalla visione ambiziosa: dare vita ad un Parco del Sapere e un vero e proprio Polo della Formazione d’eccellenza, che abbia come epicentro l’area a Sud di Salerno.
Al seminario parteciperanno molti nomi di spicco, tra cui Carlo Borgomeo, Marco Rossi Doria, Domenico De Masi, Antonella Cilento, Michele Mezza, Gianfranco Nappi, Francesco Nicodemo, Andrea Cozzolino, Mimmo Volpe, Antonio Bassolino, Gianni Lettieri e Massimo Adinolfi. All’evento sarà presente anche Giuseppe Canfora, neopresidente della Provincia di Salerno.