Foodstock: a Calvanico un grande evento che ha unito gastronomia, nuova ruralità e musica per tutta la giornata di domenica 5 luglio. Guarda le interviste realizzate da ZON
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Azzerare le distanze, riportare le dimensioni legate al consumo di musica e cibo, sempre più sature di sovrastrutture, a un livello basico, essenziale, naturale. Unire questi due mondi per ripartire sazi di nutrienti culturali e alimenti ad alta fedeltà, a chilometro zero.
È con questa mission che è nato il progetto Foodstock, alla sua seconda edizione. Uno spazio di espressione dove indagare le relazioni tra musica e cibo e il valore culturale di due elementi che rappresentano un connubio esemplificativo dell’identità del territorio, dei popoli e delle culture affacciate sul Mediterraneo.
Organizzato dalla startup crossmediale XXXV e dai foodhacker di Rural Hub, Foodstock è la celebrazione del nesso rituale tra cibo e musica, nato migliaia di anni fa e che oggi prova a risemantizzarsi attraverso nuovi linguaggi musicali e la riscoperta del valore identitario della produzione alimentare.
Un’esperienza di aggregazione e di riappropriazione dell’immaginario collettivo, ispirata alla convivialità mediterranea e allo spirito che portò migliaia di ragazzi a Woodstock nel 1969. Un’opportunità di gustare prodotti a chilometro zero e piatti della tradizione contadina in un contesto di impareggiabile bellezza, tra i Monti Picentini e il Golfo di Salerno.
Un’autentica maratona che ha coperto l’intera giornata di domenica 5 luglio a Rural Hub, presso la Residenza Rurale L’Incartata di Calvanico.
La giornata ha previsto un programma intenso tra workshop ed esperienze innovative legate al mondo della musica e del food e alla rural social innovation attraverso cui re-immaginare il futuro della nostra alimentazione e promuovere la sostenibilità economica delle aziende produttrici e la salvaguardia dell’ambiente.
È stato, inoltre, allestito il mercatino dei produttori della #CUMPARETE insieme a un’area dedicata ai bambini dove hanno potuto svolgere esperienze di fattoria didattica, CoderDojo e Tinkidoo.
Durante la serata sarà proiettato #DOCU – Documenting The Curious, un documentario ideato e prodotto da Nefula – Near Future Design sui rituali curiosi e i futuri possibili raccontati da artisti, ricercatori, filosofi, designer e attivisti da tutto il mondo. A presentarlo gli autori Salvatore Iaconesi e Oriana Persico.
La manifestazione ha visto avvicendarsi sul palco una selezione musicale molto eterogenea: dal cantautorato eclettico di Giovanni Truppi alle sperimentazioni hip-hop dei Uochi Toki, dal jazzcore dei Mombu al dub contagioso di Paolo Baldini DubFiles. A calcare il palco anche Il Pozzo Di San Patrizio, The Bubbles, Moodrama, Microlux, Sixtynine, Mr. Time.
Il maestro di cerimonia è stato Gianfranco Marziano accompagnato da MinyPopa e Carla Paglioli.
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