All’Incartata di Calvanico, ieri, domenica 24 luglio, si è tenuta l’edizione 2016 di Foodstock. Una grande festa dedicata al legame tra cibo e musica
[ads1]
Si è svolta domenica 24 luglio presso Rural Hub, Residenza Rurale “L’Incartata” a Calvanico, la terza edizione di Foodstock, l’evento ideato dalla startup crossmediale XXXV e dai foodhacker di Rural Pub che indaga e celebra i legami tra cibo e musica. Elevare il cibo a fattore culturale attraverso l’incontro con i produttori e le biodiversità e la musica come strumento di aggregazione, due canali che confluiscono insieme per diffondere stili di vita economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibili.
IL CONCEPT – Foodstock è la celebrazione del legame rituale tra cibo e musica, nato secoli fa e che oggi prova a creare una nuova semantica attraverso nuovi linguaggi musicali e la riscoperta del valore identitario della produzione alimentare. Un’esperienza di aggregazione e di riappropriazione dell’immaginario collettivo, ispirata alla convivialità mediterranea e allo spirito che portò migliaia di ragazzi a Woodstock nel 1969. Un’opportunità di gustare prodotti a chilometro zero e piatti della tradizione contadina in un contesto di impareggiabile bellezza, tra i Monti Picentini e il Golfo di Salerno.
LA GIORNATA – Un’autentica maratona che ha coperto l’intera giornata di domenica 24 luglio. Un programma intenso tra workshop ed esperienze innovative legate al mondo della musica e del food e alla rural social innovation attraverso cui re-immaginare il futuro della nostra alimentazione e promuovere la sostenibilità economica delle aziende produttrici e la salvaguardia dell’ambiente. Sono stati, inoltre, allestiti un mercatino dei produttori artigianali e un’area dedicata ai bambini che hanno potuto svolgere esperienze di fattoria didattica, CoderDojo e Tinkidoo.
CIBO – A Foodstock 2016 è stato siglato l’accordo relativo al progetto Cum-panatico Sud 2016/17: un’esperienza di partenariato tra una rete di produttori agricoli, trasformatori (piccolo molitore con mulino a pietra e piccolo pastificio artigianale) e consum-attori critici promossa da Corto Circuito Flegreo, Rural Hub e tante altre realtà impegnate per l’affermazione della sovranità alimentare delle comunità. Un’esperienza alternativa concreta al sistema dominante con cui il cibo viene prodotto, distribuito, consumato. Cum-panis (dal latino) mangiare insieme e Sud, è uno dei primi progetti di filiera che sta nascendo al meridione. Lo scopo è di ricostruire una filiera del grano/pasta biologico/a interamente gestito in un territorio di circa 120 km.
Sono stati inoltre presenti a Foodstock il progetto di Musica e Governance Funky Tomato e una delegazione Hare Krishna che si è confrontata con Alex Giordano sulla cucina spirituale prima di esibirsi in unplugged in un canto spirituale. Infine tutti i prodotti cucinati e proposti sono provenuti dalla rete locale di produzione #Cumparete aggregata da RuralHub .
MUSICA – Il programma musicale della manifestazione, che ha preso il via alle 10 del mattino ed è continuata fino a notte fonda, ha visto una selezione estremamente eterogenea: dal folk-rock dei Pan del Diavolo al sytnh-pop del duo al femminile I’m Not A Blonde, dal rock tenebroso dei Bachi da Pietra all’elettronica di L I M.
E ancora Valium, Malatja, Tartaglia Aneuro, Panties Soldiers, Papocchio, Joe Petrosino & Rockammorra, Cattivo Costume, A voce d’o Popolo e dj set di Tony Ponticiello aka Mr. Time, Francesco Di Lisa e i visual di m.lab.
Foto a cura di Gerardo Mele.
[ads2]