Indetto a Fisciano bando di concorso per l’accesso al Fondo Nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli
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Il Comune ha indetto un bando di concorso per l’accesso al Fondo Nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli, a favore dei Comuni ad alta tensione abitativa e destinato ai cittadini residenti nel Comune di Fisciano e ai cittadini titolari di contratto ad uso abitativo, regolarmente registrato, di immobili ubicati sul territorio comunale e che non sia di edilizia residenziale pubblica. I requisiti richiesti per beneficiare di detti contributi e le modalità di partecipazione, sono riportate nel bando scaricabile dal sito istituzionale del Comune di Fisciano all’indirizzo www.comune.fisciano.sa.it .
Tra questi figura: il possesso di un reddito ISEE non superiore ad euro 35mila o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con valore ISEE non superiore ad euro 26mila; essere destinatari di un atto di sfratto per morosità, con citazione per la convalida; essere titolari per gli anni di riferimento di un contratto di locazione per uso abitativo, regolarmente registrato, relativo ad un immobile non di edilizia residenziale pubblica (erp).
Le istanze di partecipazione degli aspiranti beneficiari, compilate sugli appositi modelli predisposti dal Comune, disponibili presso l’Ufficio Assistenza e sul sito dell’Ente, dovranno essere spedite al Comune di Fisciano a mezzo di raccomandata A.R., unitamente ai documenti richiesti nel Bando, entro e non oltre il prossimo 13 marzo, pena l’esclusione (farà fede il timbro postale).
Per la sottoscrizione delle domande di partecipazione i concorrenti potranno avvalersi delle disposizioni previste dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445. L’Amministrazione provvederà ad effettuare i successivi controlli previsti dalla normativa nazionale, avvalendosi dei sistemi informativi/telematici con l’Agenzia delle Entrate, relativi a quanto dichiarato in sede di autocertificazione, a partire da coloro che hanno dichiarato assenza di redditi o redditi inferiori ai canoni corrisposti, disponendo, nei casi di falsa dichiarazione, la decadenza dal beneficio e la denuncia all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000.
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