A Palazzo di Città a Baronissi si discute nuovamente della questione Fonderie Pisano: urge una risoluzione della vicenda e una celere delocalizzazione dell’impianto per la tutela di sanità, salute e lavoro
Dopo aver lanciato un appello al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante torna sulla questione Fonderie Pisano e ne discute, nel corso di un incontro pubblico a Palazzo di Città, con il neo sindaco di Pellezzano, Francesco Morra e Lorenzo Forte, portavoce del Comitato Salute e Vita.
“Sono ormai decenni che i territori dei Comuni della Valle dell’Irno vivono difficoltà e disagio a causa della presenza delle Fonderie Pisano. Oggi siamo arrivati al limite di sopportazione sia per i lavoratori che per i residenti. Pellezzano sente in maniera forte la presenza dell’industria sul territorio, ormai la questione delle Fonderie Pisano è, non solo da un punto di vista politico ma anche giuridico, diventata impellente. Anche i dipendenti dell’industria sono preoccupati perché non hanno idea di cosa ne sarà del loro futuro. Bisogna accompagnare e velocizzare questo processo di delocalizzazione. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza che mette in campo il trinomio Sanità-salute-lavoro” ha dichiarato Francesco Morra, sindaco di Pellezzano.
“Siamo qui a rappresentare circa 30.000 cittadini ovvero le comunità di Baronissi e Pellezzano che vorrebbero avere certezze, risposte. Le Istituzioni, d’intesa con le imprese e la magistratura, devono prendere dei provvedimenti al fine di salvaguardare la salute dei cittadini. Vorremmo delle risposte e una svolta nell’individuazione di un nuovo sito dove delocalizzare un impianto di ultimissima tecnologia che consenta la prosecuzione delle lavorazioni. L’arresto e la diminuzione della produzione dell’opificio ovviamente ha gravi ripercussioni sui lavoratori e noi abbiamo il dovere di tutelare 132 famiglie. La Fonderia, tramite una nota, ci ha comunicato che la magistratura ha escluso ogni tipo di danno proveniente dall’attività industriale, c’è però un discorso sospeso con l’Arpac” ha sottolineato il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante.
“Questa problematica va a condizionare la vita dei cittadini della Valle dell’Irno e di Salerno, l’odore nauseabondo e la polvere nera raggiungono infatti anche la stazione di Salerno. La Regione Campania ha certificato, nel novembre del 2015 e nel maggio del 2016, con delle relazioni rilasciate dall’Arpac che «vi è un immediato pericolo per la vita e per l’ambiente» a causa delle Fonderie Pisano. Provvisoriamente è stata anche certificata, provvisoriamente poiché in attesa della validazione dei dati dall’Istituto Nazionale di Sanità, la presenza di residui di metalli nel sangue, attenderemo la conferma di questi risultati. Ci tengo a sottolineare che noi non spenderemo mai una parola contro i lavoratori che sono vittime al nostro pari, però non possiamo più continuare ad essere avvelenati. Il mostro va chiuso e i lavoratori vanno tutelati perché non sono i carnefici ma vittime come noi” questo l’accorato appello di Lorenzo Forte, portavoce Comitato Salute e Vita.