Ricomincia il lavoro delle fonderie Pisano, i controlli dell’Arpac inizieranno dal 18 Agosto, intanto, si diffonde il malcontento da parte dei comitati
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Dal 1° Agosto, sono riprese le attività produttive nello stabilimento delle Fonderie Pisano sito in via dei Greci, a Fratte di Salerno. I controlli da parte dell’Arpac inizieranno il 18 Agosto, 2 settimane sono state concesse alle fonderie per ripulire l’impianto, renderlo a norma ed intanto portare a termine il maggior numero di consegne rimaste in sospeso. Malcontento generale da parte dei comitati, che già denunciano l’arrivo delle prime esalazioni maleodoranti.
Inaspettatamente il presidente delle fonderie Pisano, Mario Pisano, ha dichiarato di voler dimostrare massima trasparenza nei confronti della popolazione, dimostrando le sue buone intenzioni fornendo alla popolazione un numero telefonico con possibilità di contatto tramite WhatsApp , 346 3503579, attivo dal lunedì al venerdì, giorni di attività delle fonderie, dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 17.30. Al numero sarà disponibile un perito chimico che si occuperà di prendere nota delle segnalazioni; l’obbiettivo,ribadisce Mario Pisano, è quello di limitare al minimo qualsiasi danno alla popolazione.
In disaccordo con la proposta delle Fonderie Pisano, secondo quanto riportato dal giornale la Città, è il il portavoce del comitato “Salute e Vita”, Lorenzo Forte che condanna la scelta dell’azienda ritenendola una provocazione nei confronti della popolazione ed invitando quest’ultima a rivolgersi alle autorità competenti per disagi e non ai Pisano, denunciando anche le prime esalazioni intollerabili soprattutto nei pressi di Colonia. Infine, invita il presidente Pisano a compiere atti concreti nei riguardi della delocalizzazione.
Per quanto riguarda i lavoratori, un altra situazione ancora incerta sono gli stipendi; secondo quanto riportato da Francesca D’Elia, segretario provinciale Cgil Fiom, i lavoratori ,che non sono stati impiegati in questo breve periodo, hanno quasi terminato le ferie ed il sindacato si aspetta la normale erogazione degli stipendi come da contratto in attesa di un riscontro dalla Regione Campania e dalla Procura riguardo delocalizzazione e dissequestro. In caso di licenziamenti entreranno in azione i sindacati.
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