Dopo il provvedimento di sospensione regionale gli operai delle Fonderie Pisano gli operai scendono in piazza per rivendicare il diritto al lavoro e chiedere al Prefetto di accelerare le operazioni di delocalizzazione
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Questa mattina gli operai delle Fonderie Pisano sono scesi in piazza per protestare contro il provvedimento disposto ieri dalla Regione Campania che ha sospeso l’attività dell’opificio di via dei Greci per i prossimi 60 giorni.
Dopo essersi riuniti in assemblea all’interno dello stabilimento, i lavoratori hanno manifestato pacificamente davanti alla Prefettura rivendicando il diritto al lavoro, quello alla salute e chiedendo una decisa accelerazione nei lavori di delocalizzazione.
Al momento ci sono 150 lavoratori che vedono fortemente a rischio il proprio posto di lavoro. Se le criticità evidenziate dalla Regione non verranno risolte entro 60 giorni l’emergenza occupazionale si sommerebbe a quella ambientale che nel frattempo non trova risposte.
“Chiediamo al Prefetto un incontro e di preparare un tavolo tecnico con Regione e Arpac per trovare una via d’uscita a questa situazione. Alcune cose che ci vengono contestate non sono fattibili perchè l’AIA ce lo impedisce” affermano i lavoratori delle Fonderie sottolineando pure come “essendo sotto campagna elettorale le amministrazioni non vogliono fare i passi necessari verso la delocalizzazione”.
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