Stamattina, presso il Bar Verdi di Salerno, si è tenuta una conferenza stampa indetta dal “Comitato Salute e Vita” che tramite il suo portavoce Lorenzo Forte, ha chiarito la posizione del Comitato sul decreto di sospensiva delle attività per le Fonderie Pisano emanato dalla Regione Campania.
[ads1] “Innanzitutto va chiarito che questo decreto di sospensiva della Regione Campania viene dopo l’ispezione voluta dalla magistratura, quindi non è di tipologia ordinaria, è imposto da un’inchiesta giudiziaria. Per adesso c’è un decreto amministrativo, ciò accade spesso, riteniamo che il decreto di sospensiva della attività per le Fonderie Pisano sia un primo passo importante sia comunque poco, diciamo ancora oggi con forza che quella fabbrica va chiusa. Ricordiamo un po’ a tutti ciò che viene contestato alle Fonderie, in modo da inquadrare bene la questione, e le condanne per patteggiamento subite da Pisano nel 2004, 2011 e 2015: smaltimento illecito di rifiuti speciali, sversamento nel fiume Irno di acque reflue dovute a una mancanza di controllo delle vasche delle Fonderie. Per quest’ultima ragione ricordiamoci che nel 2015 non si è tenuto il processo perchè è venuto a mancare l’imputato, dove le Fonderie venivano accusate di avere un buco di circa un metro nelle vasche di raccolta delle acque tossiche, che non decantavano, e finivano direttamente nel fiume Irno. Il tutto poi ribadendo che la fabbrica immette nell’atmosfera aria tossica: in tutto il 2015 su 280 giorni registrati dalla centralina dell’ARPAC installata a Fratte, 45 giorni hanno registrato sforamenti consentiti di pm10.”
Dure le parole che ha utilizzato Lorenzo Forte, che fanno rumore e rilanciano sul piano cittadino la battaglia all’Ilva di Salerno. È ormai palese che le Fonderie Pisano siano responsabili di malattie come tumore e cancro registrate nelle zone limitrofe a dove essa è collocata: in Via Partecipazione registrati 7 casi di tumore in 7 giorni ed in Via Magna Grecia ben 12 famiglie hanno avuto un loro caro colpito da tumore.
L’attività delle Fonderie sarà sicuramente materia scottante nella campagna elettorale che sta per aprirsi ma allo stesso tempo non deve essere la base per formulare promesse a medio e lungo termine da parte delle varie parti politiche: serve agire tempestivamente per salvare la vita degli abitanti di Fratte e, contemporaneamente, il lavoro degli operai delle Fonderie Pisano.
“Chiediamo un incontro immediato con il presidente della Regione Campania e con l’assessore all’ambiente Fulvio Bonavitacola poiché riteniamo che la politica debba fare la sua parte. Stiamo dalla parte dei lavoratori, non vogliamo che perdano il lavoro, e dei cittadini di Fratte avvelenati dall’aria che respirano. Inoltre chiediamo a gran voce che la magistratura indaghi per trovare l’eventuale nesso tra Fonderie Pisano e l’altissimo numero di tumori registrati nelle zone limitrofe.”
Ha chiuso così la conferenza Lorenzo Forte.
[ads2]