L’esposto, sottoscritto da circa 400 cittadini residenti a pochi chilometri dalle Fonderie, è stato consegnato ieri mattina al Capitano dei Noe di Salerno
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“I cittadini hanno apposto la loro firma e il proprio documento d’identità per segnalare ancora una volta la propria esasperazione in quanto nei giorni dal 1 al 9 agosto sono stati costretti a stare prigionieri in casa, a causa dell’odore acre e soffocante nonché delle polveri nere sottili di natura metallica, provenienti dalle Fonderie Pisano” questo quanto si legge in una lunga nota pubblicata da Lorenzo Forte, Presidente del Comitato e Associazione Salute e Vita.
Circa 400 cittadini residenti hanno firmato un esposto che è stato consegnato lunedì mattina ai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Salerno per denunciare le esalazioni provenienti dagli impianti Pisano.
La temporanea riapertura dello stabile, voluta dalla Procura di Salerno per permettere ai tecnici dell’Arpac di effettuare i controlli ai camini e ai sistemi di captazione dei fumi, ha provocato inevitabilmente l’ennesima denuncia dei cittadini residenti, ormai esausti. “Vogliamo evidenziare come Comitato e Associazione Salute e Vita che durante le due chiusure predisposte dalla Regione, dopo i controlli dell’Arpac che hanno trovato “un commutato pericolo per la salute e per l’ambiente” a causa dello stabilimento delle Fonderie, e durante la chiusura di circa 30 giorni, a seguito del sequestro preventivo predisposto dalla Procura, la nostra qualità della vita è stata migliore e abbiamo potuto constatare un miglioramento radicale dell’aria” continua Forte nella nota.
Questo non fa altro che confermare ulteriormente quanto “lo stabilimento continua ad essere incompatibile e a nostro giudizio inadeguabile, perché siamo quotidianamente vessati dalle emissioni moleste della Fonderia e siamo certi che tali disagi sono causati dalla Pisano, in quanto “la puzza” delle Fonderie è riconoscibile e capace di coprire qualsiasi altro eventuale sgradevole odore”.
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