Fonderie Pisano, la Regione Campania ha decretato la revoca dell’AIA per sopravvenuta carenza dei requisiti di legge. Chiudono, dunque, le attività presso l’impianto con conseguente richiesta di un nuovo piano di bonifica del sito
La vicenda delle Fonderie Pisano è arrivata al suo punto cruciale. La Regione Campania ha decretato la revoca dell’AIA (Autorizzazione integrata ambientale), stante l’inidoneità del sito a garantire un livello elevato di protezione dell’ambiente, per sopravvenuta carenza dei requisiti di legge.
Tale decisione è stata motivata dal permanere delle gravi e numerose criticità emerse nelle relazioni ispettive e della inefficacia delle migliorie tecniche attuate dall’azienda. Di qui la decisione della revoca dell’autorizzazione regionale con conseguente chiusura delle attività presso l’impianto ed invito alla presentazione di un piano di bonifica del sito. Questa decisione chiama in causa evidenti e gravi responsabilità dell’azienda.
A partire dalla decisione della Regione occorre finalmente voltare pagina. Iniziative concrete e rapide spettano alla proprietà verso la delocalizzazione dell’impianto, in modo da garantire la realizzazione di un moderno stabilimento adeguato a tutte le normative tecniche ed ambientali.