Dopo mesi di polemiche ed incertezze, ecco l’ultima novità sulle sorti della Fondazione Ravello: Antonio Naddeo è il nuovo Commissario
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Dopo mesi di “toto-nomi” per la nomina del Commissario della Fondazione Ravello, arriva oggi la notizia di una conclusione significativa, ufficializzata dallo stesso sito della Fondazione, in cui si apprende che :
“In seguito alla firma del decreto di nomina da parte della Regione Campania, avvenuta oggi e ufficialmente notificata agli uffici della Fondazione Ravello, Antonio Naddeo assume l’incarico di Commissario della Fondazione stessa.
Figura di altissimo profilo professionale, Naddeo è referente e garante delle principali istituzioni centrali del Governo italiano, tra cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il cui peso nell’ambito della Fondazione Ravello è storicamente significativo.
La sua nomina, che chiude un percorso aperto dalla delibera della Giunta Regionale Campana e conseguente avvio delle procedure di formalizzazione dell’atto, risponde alla legge sul controllo delle attività della Fondazione secondo la quale la Regione Campania si pone quale unico referente giuridico avente facoltà, oltre che obbligo, di verificare e assicurare lo svolgimento delle funzioni statutarie della Fondazione Ravello.
La nomina del Commissario è finalizzata, dunque, ad impedire che la Fondazione stessa subisca nocumento da una situazione di stallo istituzionale. Il Commissario della Fondazione Ravello dovrà garantire, dunque, prioritariamente e monocraticamente il corretto svolgimento delle attività dell’istituzione.
Antonio Naddeo, nato a Piano di Sorrento (Napoli) nel 1961, è Capo Dipartimento dell’Ufficio di Segreteria della Conferenza permanente dei rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. In tale ruolo collabora con l’onorevole Stefano Caldoro, vicepresidente della Conferenza per le Regioni.
È consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri dal 2005 ed è stato Capo Dipartimento della Funzione Pubblica dal 2006 al 2014, con i Ministri Nicolais, Brunetta e Patroni Griffi”.
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