Home Cronaca Fiume Sarno: dalla riqualificazione al rischio cemento

Fiume Sarno: dalla riqualificazione al rischio cemento

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Lo scorso 3 settembre, presso la sede del PD di Nocera Inferiore, si è svolto un incontro sul tema riqualificazione del fiume Sarno: obiettivo principale è il progetto elaborato dalla Regione Campania e dall’Arcadis, dove saranno stanziati circa 250 milioni di fondi provenienti dall’Unione Europea. Nel progetto, si può notare che, tra le soluzioni di riqualificazione, appare la costruzione di vasche di contenimento e ridimensionamento del bacino: questa proposta ha arrecato non pochi dubbi ai partecipanti del meeting, che temono, infatti, l'”effetto palude” e il conseguimento inquinamento, sia della falda che della zona circostante la vasca, come già avvenuto al bacino nella zona cicalesi.

Una progettazione che presenta rilevanti lacune e che, pur partendo da una più che condivisibile assunzione di intenti, rischia paradossalmente di peggiorare una già grave qualità ecologica del fiume Sarno”  commentano Michele Buonomo e Giancarlo Chiavazzo, rispettivamente presidente e responsabile scientifico di Legambiente Campania “Interventi che potrebbero inoltre dare il via a una nuova ondata di cemento, visto che, con la realizzazione del Grande Progetto, saranno “liberati” dai vincoli idrogeologici oltre 8 kmq di territorio, che potranno divenire oggetto di nuova edificazione e quindi di ulteriore consumo di suolo”

Il progetto appare sovradimensionato alla reali necessità di messa sicurezza del territorio che, probabilmente, potrebbe essere impiegata in maniera diversa da quanto previsto dai tecnici dell’Arcadis, con opere più mirate e aventi un inferiore impatto ambientale. L’esproprio dei terreni comunali (solo nella zona di Nocera Inferiore) potrebbe causare un grave danno per le produzioni e una ingente spesa del progetto che potrebbe, al contrario, lavorare di più sul rischio esondazioni e la purificazione delle acque.