Fisciano scende in campo per riappropriarsi della gestione del servizio idrico. All’incontro parteciperanno anche altri Comuni appartenenti all’ATO3 Ambito – Sarnese Vesuviano.
La possibilità di svincolarsi dalla Gori per quei Comuni che hanno manifestato la volontà di riappropriarsi del servizio idrico pubblico è giunta a un punto di svolta. Domani mattina, alle ore 10.30, presso la sede dell’Autorità per Energia Elettrica e il Gas (AEEG) di Roma, si terrà un incontro con la partecipazione di una delegazione della Rete dei sindaci costituitasi l’8 luglio scorso a Roccapiemonte, che hanno proposto alla stessa Autorità osservazioni in merito agli illegittimi aumenti tariffari determinati dal Commissario Straordinario dell’ATO3, On.le Carlo Sarro. Tali incrementi, pari al 13,5% per il solo 2013, hanno determinato l’aumento della tariffa base da 1,2600 euro a 1,42884 euro al metro cubo e già sono previsti ulteriori notevoli incrementi anche per gli anni a seguire. Insieme alla delegazioni di Sindaci saranno presenti a Roma anche l’avv. Giuseppe Grauso, che ha curato per conto delle amministrazioni comunali sia le osservazioni sia il ricorso al TAR avverso agli aumenti tariffari, e rappresentanti dei comitati civici che sul territorio si battono da anni per una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico.
Le amministrazioni che hanno proposto le osservazioni e ricorso al TAR sono: Angri, Nocera Inferiore, Sarno, Fisciano, Castel San Giorgio, Roccapiemonte, Roccarainola, Casalnuovo di Napoli, Pompei, Castellammare di Stabia, Cercola. A rappresentare la Valle dell’Irno sarà l’assessore al bilancio del Comune di Fisciano, Franco Gioia, delegato dal sindaco Tommaso Amabile per seguire la vertenza della Gori. “L’appuntamento di domani presso l’AEEG di Roma – ha dichiarato Gioia – rappresenta una grande opportunità per gli enti locali di acquisire nuovamente la gestione del servizio idrico. Gli aumenti applicati dal commissario straordinario sono del tutto ingiustificati e il nostro compito, in caso di affidamento del servizio, sarà quello di adeguare le tariffe dell’acqua a livelli accettabili”. Le amministrazioni comunali facenti parte della rete dei Sindaci stanno predisponendo una serie di atti volti ad acquisire pareri legali relativamente alla fattibilità concreta della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato dando, così, seguito a ciò che sono stati gli indirizzi dei referendum del 11 e 12 giugno del 2013. “Il percorso delle nostre comunità verso la riappropriazione del bene comune acqua – si legge in una nota della Rete Civica per l’Acqua Pubblica dell’ATO3 Campania – seppur irto di ostacoli, si sta dispiegando in questi mesi attraverso un fecondo processo che vede i sindaci, i comitati e le popolazioni al centro di una nuova idea di democrazia che fa perno sulla partecipazione dal basso fuori e oltre la logica del profitto a tutti i costi”.
Inoltre, il Comune di Fisciano, d’intesa con gli altri enti che hanno formato il fronte comune per riappropriarsi del servizio idrico, ha emanato una delibera di giunta con la quale è stato affidato mandato al presidente pro tempore dell’associazione “Acqua Bene Comune”, Paolo Carsetti, che ha il compito di conferire l’incarico al prof. avv. Marcello Clarich per individuare un percorso giuridico fattibile di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, anche esplorando la strada della liquidazione della Gori e della revoca/risoluzione dell’affidamento in essere al fine di affidare la gestione del S.I.I. individuando i passaggi tecnico amministrativi che gli enti dovranno effettuare. Al legale Clarich i Comuni chiederanno una serie di chiarimenti per proseguire il loro percorso di riappropriazione del servizio idrico. Tra i quesiti posti si segnalano i seguenti:
- se i debiti non coperti dalla Gori, in caso di liquidazione della società, andrebbero a gravare sui Comuni facenti parte dell’Ato3;
- se il socio privato individuato attraverso trattativa privata vanterebbe il diritto ad un risarcimento del danno per revoca anticipata dell’affidamento, e l’eventuale misura del risarcimento;
- valutare la legittimità giuridica di un eventuale affidamento successivo del S.I.I. ad un ente di diritto pubblico
Se l’esito dei pareri legali dovesse risultare positivo e conveniente per gli enti aderenti a questa iniziativa, si potrà finalmente avviare la procedura che consentirà ai Comuni di svincolarsi dalla Gori per ottenere nuovamente la gestione del servizio idrico.