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Fisciano: “diventa sano chi vi soggiorna”

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Fisciano: “diventa sano chi vi soggiorna”

16 ottobre 2014

In mezzo al verde della Valle dell’Irno, Fisciano conta quasi 14000 abitanti tra frazioni e contrade

[ads1] Sette sono le frazioni: Penta, Lancusi, Bolano, Gaiano, Villa, Pizzolano, Carpineto. Ad esse si aggiungono le contrade di Canfora, Soccorso, Pozzillo, Nocelleto, Faraldo, Vignadonica, Settefichi e Macchione.

Per la sua collocazione geografica di crocevia tra le province di Avellino, Salerno e Napoli e di confluenza delle valli della Solofrana, dell’alto Sarno e dell’Irno, Fisciano è stata abitata fin dal Paleolitico. Il territorio, la cui estensione è di 3.152 ettari, è situato tra il versante sud-occidentale del Pizzo San Michele, il rilievo del monte Monna e, nella parte bassa, nella Valle alluvionale della Solofrana e dista 10 km da Salerno. Tra colline, valli e boschi, l’altitudine è compresa tra i 140 e i 1.200 m.

La posizione geografica e la salubrità del posto hanno anche ispirato l’origine del nome. Infatti, il toponimo deriverebbe da fit-sanus, ossia diventa sano chi vi soggiorna, ipotesi accreditata anche da Lorenzo Giustiniani nel “Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli” del 1797, che scrive di Fisciano “villaggio dello Stato di Sanseverino in Principato citeriore, in diocesi di Salerno. La sua denominazione si vuole dall’ottima aria che vi si gode, essendo situato in un colle. Il suo territorio è atto alla semina ed alla piantagione. Vi sono de’ castagneti, vigneti e querceti”.

Per quanto riguarda i primi insediamenti, le ipotesi più accreditate sono due. La prima, menzionata da Virgilio nel Libro VII dell’Eneide, attribuisce il primato ai Sarrastri, fondatori di Sarno. La seconda, ritenuta più credibile, agli Osci. A cavallo tra il VI e il V secolo A.C. la valle dell’Irno costituiva un importante sbocco naturale verso il mare. I Romani penetrarono e si stabilirono in queste zone intorno all’88 a.C. e il loro dominio durò fino all’invasione barbarica.

Risalgono al 977 le prime notizie documentate di Fisciano, in un atto di concessione di terre. In questo periodo cominciarono ad essere costruite anche le prime fortezze medievali e si consolidarono gli insediamenti urbani.

Intorno al 1060 vi si stabilirono i Normanni che annetterono il territorio allo Stato dei Sanseverino al quale rimase legato fino alla caduta della dinastia nel 1553. In questo periodo Fisciano conobbe un certo sviluppo agricolo, commerciale ed artigianale; la più importante attività fu quella dei ramai; la comunità visse infatti la sua stagione più feconda e vide il suo territorio fiorire di ville patrizie e laboratori artigianali famosi in tutto il Regno aragonese di Napoli.fisciano

Con  la caduta della famiglia Sanseverino, Fisciano cambiò spesso proprietà fino al possedimento dei Caracciolo di Avellino. Durante il decennio francese, con la soppressione della feudalità  e la riorganizzazione amministrativa del Regno di Napoli, Fisciano divenne Comune autonomo nel 1810 con la legge di Gioacchino Murat.

Tra i tanti cittadini, che hanno dato lustro al nuovo Comune, si possono menzionare il pittore Michele Ricciardi, Pietro Sessa, patriota carbonaro, Rubino Nicodemi, matematico, Rocco Galdieri, autore di canzoni napoletane e riviste teatrali, il cui figlio Michele, fu autore di “Monastero e Santa Chiara” e Giovanni Venditto, fabbricante della prima pistola automatica nel 1823.

Il Comune, a cui è stato conferito il titolo di città con decreto del presidente della Repubblica nel 2003, è stato caratterizzato da attività agricole e pastorali, ed ha conosciuto un importante commercio e sviluppo grazie alla lavorazione del rame, attività molto fiorente. Fisciano è oggi sinonimo di città universitaria: lega il suo sviluppo, anche economico, alla presenza e alla costante crescita dell’Università degli Studi di Salerno, secondo ateneo in Campania, terzo nel Mezzogiorno e dodicesimo in Italia per numero di iscritti, oltre 40mila.

Sotto l’aspetto commerciale, nel corso dell’ultimo decennio sono sorti numerosi impianti industriali nel settore metalmeccanico, del vetro e della plastica.fisciano

Ricca di palazzi gentilizi, ospita un Monastero di Suore Carmelitane di clausura e la sede del Palazzo Municipale è ubicata dinanzi alla chiesa di San Pietro Apostolo e all’antica Congrega del SS. Rosario, a cui si accede attraverso una sontuosa scala a due rampe.

Altri monumenti degni di nota sono il Palazzo De Falco, esempio di maestria architettonica e pittorica, la chiesa di San Vincenzo Ferreri, Santo Patrono della città e le antiche botteghe dei ramai di Via Pendino.

Numerose sono le manifestazioni che, durante il periodo estivo, intrattengono la popolazione; tra le tante, c’è da menzionare la “Sagra della Nocciola e del Cinghiale”, giunta alla 29° edizione, che si svolge nella frazione di Gaiano e valorizza le tipicità gastronomiche del posto e le “Chiavi della Città”, torneo di giochi tra frazioni organizzato dal Comune  in collaborazione con i cittadini che si svolge presso il Campo Sportivo Pasquale Vittoria in Penta. [ads2]