Grande attesa per l’interpretazione di Gloriana in Filumena Marturano: l’ambasciatrice della canzone classica napoletana si misura per la prima volta con il teatro di Eduardo.
[ads1]Il 2016 è tempo di teatro classico, si ricomincia con la VIII Stagione Invernale di Prosa promossa dall’Associazione Giffoni Teatro. Giovedì prossimo 4 febbraio (alle 21:00) presso la Sala Truffaut della Cittadella del Cinema, il cartellone prosegue ospitando Gloriana e la sua versione di “ Filumena Marturano ” di Eduardo De Filippo (produzione Arteespettacolo, Prospet).
L’erede del grande maestro, il figlio Luca, scomparso appena due mesi fa, ha concesso i diritti di rappresentazione all’attrice napoletana in scena insieme a Nello Mascia che, a sua volta, ha accettato il doppio ruolo di protagonista maschile (Domenico Soriano) e di regista.
Da una parte l’ambasciatrice della canzone classica napoletana nel mondo tanto amata dal pubblico anche per le sue doti spiccate di attrice; dall’altra l’attore che ha percorso agevolmente il Teatro di Eduardo, Viviani, Scarpetta, Santanelli, qui impegnato non solo sulla scena ma anche a dirigere una compagnia di consolidati attori della tradizione teatrale partenopea.
“Filumena Marturano” è uno spettacolo del 1946, un anno fondamentale per la storia d’Italia. Proprio quando si dibatteva del diritto-dovere di riconoscimento dei figli illegittimi, Eduardo scrisse “Filumena”, una commedia rivoluzionaria. Lo fece in pochi giorni, in un impeto creativo folgorante, che lo tenne sveglio anche di notte. L’opera è costruita all’interno di un quadro socio-culturale molto ben definito, la contrapposizione fra due mondi: la Napoli dei “bassi”, trasudanti miseria e dignità; e la città “bene”, spensierata e inconsapevole che sfrutta ed umilia lo stuolo dei concittadini poveri. Due culture che non hanno possibilità di incontrarsi. Commedia sociale, la definì a giusta ragione Eduardo, ma anche commedia di sentimenti. L’istinto materno è infatti la sola molla che fa ribellare Filumena dopo anni di silenziosa sottomissione, inducendola all’inganno, la sola via per assicurare un nome ai tre figli illegittimi generati di nascosto da tutti. Nel teatro edoardiano, Filumena è l’unica protagonista femminile, ed è lei la vessillifera di valori che i maschi sembrano aver dimenticato. Il coraggio, la dignità, il desiderio di riscatto. Medea al rovescio, non sacrifica i suoi figli, ma lotta per assicurare loro stabilità, rispetto un posto non subalterno nella società.
Le musiche sono di James Senese, le scenografie di Raffaele Di Florio, i costumi di Luca Sallustio, il disegno luci di Lucio Sabatino, aiuto regia Ferdinando Maddaloni.
INFO UTILI L’appuntamento è alle 21. Ancora attive le prevendite per gli ultimi tagliandi disponibili (costo 28 euro comprensivo di prevendita) acquistabili anche direttamente al botteghino aperto dalle 20. Confermata anche la promozione “Under 26” riservata ai ragazzi. [ads2]