Gli attori della compagnia teatrale La Felce portano in scena a Filetta, San Cipriano Picentino, la commedia “A cammarera nova”, tre atti di Eduardo Scarpetta
Fa sorridere e riflettere “A cammarera nova”, la commedia popolare napoletana, in scena a Filetta, San Cipriano Picentino.
Un’operazione culturale messa in atto dalla Compagnia teatrale “La Felce”, ottimamente diretta e organizzata da Rosetta Spera e Liana Vezzoli.
La Compagnia nasce circa 20 anni fa con la spontanea adesione di attori locali improvvisati, ma volenterosi, appassionati e desiderosi di imparare e di misurarsi con le “fatiche” del palcoscenico, pur continuando ognuno con i propri studi e nel proprio mestiere.
Nel corso del tempo gli interpreti sono cambiati, fino ad arrivare ad oggi con un gruppo di giovani che recitano insieme da tre anni.
I 13 attori: Carmine Noschese, Angela Melchiorre, Melissa Sica, Francesco Spera, Ciro Bernardo, Claudia Silveri, Emanuela Spera, Alessio Alfano, Alessandro Zoccola, Martina Spera, Alessio Apicella, Sabatino La Rocca, Alfonso Castagno.
I ragazzi, cimentatisi con umiltà e passione nell’arte teatrale, sono riusciti nel loro intento di divertire e far trascorrere una piacevole serata ai tanti presenti in sala.
Grazie al grande entusiasmo, “A cammarera nova” si è rivelata un gran successo, molto apprezzata dal pubblico locale e del circondario.
La compagnia ha replicato la commedia il 2, 3, 4 e 5 gennaio presso le scuole elementari di Filetta. In tutti i casi con larga partecipazione di pubblico e convinta condivisione, manifestata da calorosi applausi a scena aperta e in finale.
Un ottimo risultato per l’opera, sempre ricca e straripante di battute e modi dire, ogni sera di fattura più consapevole e matura, di maggiore consapevolezza e evidente crescita degli attori, che, sicuri e autorevoli nell’interpretazione, hanno realizzato una performance di spessore.
La trama:
“A Cammarera Nova” è una commedia comica scritta nel 1899 dal grande Eduardo Scarpetta, uno dei più grandi e prolifici sceneggiatori napoletani.
La vicenda si ambienta a Napoli agli inizi del 1900 e narra della famiglia di Pasquale Cotugno.
Pasquale un uomo arcigno, un padrone severo, uno zio intransigente in tema di matrimonio quando si tratta delle sue due nipoti Erminia e Adelina.
L’uomo, ricco possidente terriero e figlio di un ex assessore municipale, non vuole assolutamente imparentarsi con famiglie di basso ceto sociale come quelle del “cappellaro” Errico Battaglia e del “guantaro” Alberto Conocchia.
Sarà la sua colpevole scappatella con Ninetta a fargli cambiare idea. Il personaggio che muove tutti i fili della storia è quello di Concettella, “a’ cammarera vecchia”, che Pasquale vuole assolutamente licenziare.
Ma quando scopre che “a’ cammarera nova” proprio quella Ninetta a cui aveva promesso eterno amore… Intorno a questi e altri personaggi si innescano situazioni comiche che porteranno lo spettatore a sonore risate. Il finale tutto da godere.